Il bilancio in Turchia e Siria supera le previsioni più cupe

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I gemiti sempre più flebili e sempre più rari che si levano ancora dalle macerie sono più potenti delle proteste sulle reti sociali per i ritardi nei soccorsi, ma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan fa mea culpa solo in parte e tra le rovine di Hatay punta il dito sui provocatori e silenzia Twitter. Sismi in Turchia e in Siria - dall'8 febbraio Una strada crepata a Golbasi, nella provincia di Adiyaman, in Turchia. (blue News | Svizzera italiana)

Ne parlano anche altre fonti

Terremoto in Turchia: distrutta la pista dell'aeroporto di Hatay, il Video ANSA è impressionante (iLMeteo.it)

Gli Usa hanno perfino deciso di sospendere le sanzioni contro la Siria per permetterle di affrontare al meglio l'emergenza. Dà l'immagine di un'ecatombe il terremoto che si è abbattuto sul Sud della Turchia e la Siria. (Tiscali Notizie)

Lo fa sapere la polizia turca stessa, che ha dichiarato di aver arrestato quattro persone per post «provocatori che miravano a creare paura e panico». La polizia ha aggiunto che è in corso un'indagine più ampia sugli account dei social media, ma non ha fornito informazioni sul contenuto dei post. (L'Unione Sarda.it)

Erdogan ad Hatay distrutta dal terremoto: “Non vi lasceremo soli”. Ma intanto blocca i social dalla nostra inviata Gabriella Colarusso (la Repubblica)

Le autorità: affermazioni che miravano a creare il panico. Il sindaco della città: le operazioni di ricerca e aiuto sono iniziate non tempestivamente Hatay, 4 arresti per post sui social polemici contro i ritardi dei soccorsi dopo il sisma a cura della redazione Esteri (la Repubblica)

Il Guardian ricorda che oggi il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva avvertito i cittadini di ascoltare soltanto i canali di informazione ufficiali e non quelli che ha definito “provocatori”. Secondo NetBlocks sarebbe stato il governo di Erdogan a ordinare il blocco. (LaPresse)