Casalesi, minacce a Saviano e Capacchione: «Strategia per alimentare potere Bidognetti»

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Era il 13 marzo del 2008 e nell'aula della corte di Assise di Appello di Napoli, durante il maxi-processo Spartacus I, l'avvocato Michele Santonastaso lesse un'istanza di ricusazione dei giudici: nel mirino finirono Rosaria Capacchione, cronista del Mattino, e lo scrittore Roberto Saviano,.

La verità era solo da una parte.

Il «proclama» letto dall'avvocato del boss era una minaccia.

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I giornalisti non si erano sbagliati, non avevano esagerato. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri media

Roberto Saviano: “Sarebbe stato meglio se mi avessero ammazzato: la mia vita finita a 26 anni” In un lungo articolo pubblicato su Corsera Roberto Saviano parla dei lunghi anni sotto scorta e delle continue lotte con se stesso e con gli altri. (Fanpage.it)

Vivere sotto costante artiglieria ti fa vivere nella paura della morte? 0 Facebook Roberto Saviano e la sua vita sotto scorta: “Meglio se mi avessero ammazzato” Cronaca 30 Settembre 2021 11:09 Di redazione 3'. (Voce di Napoli)

Non sono in grado nemmeno di dirmi che ne è valsa la pena perché avevo solo 26 anni e ora, se mi fosse concesso un desiderio, chiederei solo questo: poter camminare libero Mi prendo un dannato momento per poterlo gridare che avevo solo 26 anni quando mi hanno inscatolato in una blindata, quando tutto si è trasformato in una guerra di posizione. (Yahoo Notizie)

«Avete visto, bastardi, che non era una messa in scena, un escamotage per avere successo, magari per comprare il fantomatico attico a New York». Saviano si è sfogato in un lungo articolo che è stato pubblicato dal Corriere della Sera. (Ticinonline)

Mi prendo un dannato momento per poterlo gridare che avevo solo 26 anni quando mi hanno inscatolato in una blindata, quando tutto si è trasformato in una guerra di posizione. Secondo i giudici, infatti, nelle parole pronunciate durante il processo in questione c’erano precise minacce rivolte a Saviano. (LiberoReporter)

La minaccia e l'intimidazione rivolta platealmente contro i due giornalisti fu espressione di una precisa strategia ideata dallo stesso capomafia, il cui interesse era quello di agevolare ed alimentare il potere di controllo sul territorio esercitato dal clan e di rafforzarne il potere. (CasertaNews)