L'impegno delle banche Incentivi e concorrenza "Così si abbattono le commissioni sui Pos"

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Di Giovanni Sabatini L’utilizzo delle carte di pagamento e dei relativi prezzi per i servizi connessi ha sollevato un dibattito che si è anche arricchito del contributo di Bruno Vespa ieri sul Quotidiano nazionale. Ferma restando l’opinione dell’Associazione Bancaria Italiana che i cittadini debbano avere la massima possibilità di scelta tra le diverse modalità con cui effettuare i pagamenti, sia in contanti sia attraverso strumenti elettronici e tracciabili e che ogni misura debba essere valutata e definita a livello europeo essendo il mercato bancario e finanziario sempre più integrato grazie all’uso di una moneta comune e all’armonizzazione delle regole che lo disciplinano, può essere utile fornire qualche elemento descrittivo sul funzionamento del circuito dei pagamenti con carte. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

La proposta è dunque di rendere le commissioni del tutto gratuite o se non altro (come ha chiesto Confesercenti) di azzerarle sotto una certa soglia. L'obbligo di accettare i pagamenti col Pos è un gigantesco "regalo alle banche" e se l'obiettivo è incentivare l'uso delle carte i costi delle commissioni andrebbero azzerati. (Today.it)

Di Ruggero Veronese "Eliminare l’obbligo al Pos? È un falso problema: per aiutare i commercianti dovrebbero abbattere i costi bancari". L’ipotesi del governo di abolire le sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici inferiori a 40 euro non sembra infatti raccogliere l’entusiasmo dei negozianti del centro, che durante i giorni dello shopping natalizio commentano con una certa freddezza la novità che potrebbe scattare dal primo gennaio. (il Resto del Carlino)

La prima versione della nuova legge indicava i 60 euro di soglia, ma da più parti sono arrivate proteste, soprattutto dalle associazioni dei consumatori. Lo stesso Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto a possibili ritocchi che dovranno essere definiti in sede di discussione della normativa. (La Nuova Provincia - Asti)

Perché ad alcuni commercianti il Pos non piace? Tra le ragioni gli esercenti lamentano i costi per uno strumento di pagamento che, secondo alcuni, va a esclusivo vantaggio degli acquirenti. (Start Magazine)

"Con la manovra di bilancio varata dal Governo e in discussione in questi giorni in Parlamento, l’esecutivo Meloni ha intrapreso una giusta direzione di marcia – ha detto Giulio Gennari, presidente di Ascom Grosseto –. (LA NAZIONE)

Usare i contanti è più costoso del POSUsare i contanti è più costoso del POS. Secondo un recente studio, riportato anche dal quotidiano Corriere della Sera, tenere una grande quantità di denaro contante all’interno del proprio negozio, locale o punto vendita implica dei rischi, come furto o rapina, il che costringe a fare degli investimenti per evitarli, acquistando e predisponendo per esempio dei sistemi di allarme e sicurezza o stipulando un’assicurazione. (iLMeteo.it)