Petrolio si sgonfia e torna sotto massimi weekend

LA STAMPA Finanza ECONOMIA

Pur con qualche limatura rispetto al weekend, il petrolio si conferma vicino ai massimi degli ultimi cinque mesi e mezzo. Il rischio geopolitico, a seguito dell'attacco con droni dell'Iran a Israele, ha portato in alto le quotazioni del greggio, che hanno raggiunto massimi di 92 dollari al barile, per poi ritacciare sui degnali di de-escalation e dopo che il G7 ha fortemente condannato qualsiasi tentativo di alimentare il conflitto. (LA STAMPA Finanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

Da qui passa gran parte del flusso di petrolio che va sul mercato, circa 15 milioni di barili al giorno, su circa 40 scambiati e 102 consumati. È da allora che minaccia di bloccare il traffico, … (La Stampa)

Ascolta la versione audio dell'articolo Oro al record storico, petrolio sopra 90 dollari al barile, volatilità alle stelle. L’ultima fotografia dei mercati, scattata prima che l’Iran lanciasse droni e missili contro Israele, mostrava già segnali di altissima tensione. (Il Sole 24 ORE)

Almeno quattro miliardi di crescita in meno quest’anno, con un’ulteriore escalation della crisi mediorientale. (ilmessaggero.it)

Stesso andamento per il Brent: il contratto per giugno quotato sulla piazza di Londra sale dello 0,63% a 90,67 dollari al barile. Stamattina i mercati credono di più ad una possibile risposta di Israele dopo l'attacco dell'Iran e il Wti sale sfiorando gli 86 dollari al barile. (Tiscali Notizie)

Certamente c’è stato e ci sarà, ove continuasse il conflitto in quell’area per quanto riguarda soprattutto il commercio dei beni alimentari e alcuni porti del nord Adriatico e Tirreno, che sono mercati di sbocco per i prodotti che provengono da quell’area su cui potrebbe maggiormente influire il rallentamento del traffico marittimo lungo il Golfo Persico e il Canale di Suez». (Il Sole 24 ORE)

Ma secondo molti osserv… (la Repubblica)