Walter Massa da Rafah

Ecoinformazioni INTERNO

Siamo rientrati da poco più di 1 ora dal valico di Rafah. Non credevo di poter sentire e vedere cose peggiori di quelle ascoltate in questi giorni. E invece si. Le file interminabili di tir fermi con aiuti provenienti da tutto il mondo; due parcheggi principali uno con 800 e l’altro con oltre 1000 tir per non parlare di quelli parcheggiati lungo la strada. Sotto il sole cocente con ogni tipo di materiale, alimentare e non. (Ecoinformazioni)

Su altre fonti

"Siamo rientrati da poco più di 1 ora dal valico di Rafah. (Adnkronos)

Guerra a Gaza, Bonelli (Avs): "Inaccettabile che non si facciano entrare gli aiuti umanitari" 07 marzo 2024 (Il Sole 24 ORE)

“Al valico di Rafah abbiamo assistito a una situazione disumana, dentro al valico c’è la popolazione palestinese che sta morendo di fame e fuori c’è una fila chilometrica di camion pieni di aiuti umanitari a cui viene negato l’accesso da Israele”. (Il Fatto Quotidiano)

Per i cani è vietato passeggiare lungo la bellissima via Napoli. Il lungomare è lungo e vasto da perdere il fiato e si presta a bellissime passeggiate o al running, ma non c’è una area di sgambamento, come invece accade a Monterusciello e Toiano. (La Città Flegrea)

Dopo essere stata al valico di Rafah, la delegazione dei parlamentari del Partito Democratico, del Movimento 5 stelle e di Alleanza Verdi e Sinistra è tornata in Egitto prima di rientrare in Italia. Il racconto della deputata trentina Sara Ferrari a Il Dolomiti: "Abbiamo sottoscritto una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni invitandola a fare una visita" TRENTO. (il Dolomiti)

La carovana solidale italiana ha lasciato l’Egitto con un messaggio al governo italiano: cessate il fuoco immediato e liberazione degli ostaggi, come da indicazione del parlamento italiano, sostegno umanitario alla popolazione di Gaza, cancellazione del taglio dei fondi all’Unrwa e misure che diano seguito alla decisione della Corte internazionale di Giustizia che il 26 gennaio ha individuato a Gaza i sintomi di un plausibile genocidio. (Il Manifesto)