La cyberwar preoccupa il Regno Unito e Londra prepara le risposte

InsideOver INTERNO

Tale dichiarazione ha sicuramente valore deterrente (e in fase di rafforzamento dell’arsenale nucleare è comprensibile) ma sottolinea anche la valenza geostrategica del cyber.

Londra schiera la sua forza cyber e il suo articolato sistema di alleanze, primo fra tutti quello dei Five Eyes, il blocco spionistico formato dai Paesi-guida dell’Anglosfera (Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda) e dagli Usa, per difendersi sul fronte cyber. (InsideOver)

La notizia riportata su altre testate

Boris Johnson annuncia quindi la seconda fase della road map per contrastare la pandemia di Covid e conferma a partire dal prossimo 12 aprile la riapertura di alcune attività commerciali. Gli sforzi stanno pagando. (Il Messaggero)

Oltre la Manica intanto la Francia, ripiombata nel lockdown, accelera sui vaccini dando il via alla produzione nazionale, grazie a diversi impianti subappaltatori. Una chiusura pressoché totale quella vissuta per settimane dai britannici che Johnson ringrazia, per la pazienza, per gli sforzi. (Corriere del Ticino)

“Stiamo definendo la nostra tabella di marcia verso la libertà e ci stiamo attenendo a questa”, ha detto il primo ministro in conferenza stampa. La stretta allentata in Inghilterra dal 12 aprile. Il premier britannico Boris Johnson ha confermato la riapertura di negozi non essenziali, ristoranti, pub e palestre in Inghilterra dal 12 aprile. (LaPresse)

In calo nel Paese il tasso di incidenza dopo il boom di gennaio. Si allenta la stretta anti-covid in Portogallo dopo che da gennaio era in vigore un lockdown per contenere la diffusione del contagio. Il tasso di incidenza su 14 giorni di casi di Covid-19 ogni 100.000 abitanti nel Portogallo continentale è sceso a quota 63. (LaPresse)

Nel frattempo, Londra ha annunciato che a partire da venerdì offrirà test rapidi due volte a settimana a tutta la popolazione. Dal 12 aprile il Regno Unito procederà con la riaperture di alcune attività commerciali. (Open)

Nel raffronto tra gli ultimi sette giorni e i sette giorni precedenti i dati indicano un calo per i decessi del 44% e del 33,5% per i contagi. Le autorità sanitarie britanniche hanno registrato nelle ultime 24 ore 26 nuovi decessi, tra le persone colpite dal virus nei 28 giorni precedenti la morte, con 2.762 nuovi contagi. (leggo.it)