Luana D’Orazio, alla titolare dell’azienda e all’addetto alla manutenzione contestata la…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Alle macchine lavoro anch’io, mio figlio e mio marito“: è quindi “la solidarietà anche di una compagna di lavoro”.

Ora e qui voglio esprimere solo il mio dolore assieme ai miei familiari e a tutti coloro che con me lavorano in azienda“

Gli inquirenti martedì hanno ascoltato anche alcuni colleghi della giovane per ricostruire con esattezza la dinamica dell’infortunio mortale.

La Procura di Prato contesta la rimozione della saracinesca protettiva al macchinario nel quale è rimasta stritolata Luana D’Orazio: per questo la titolare dell’azienda Orditura Luana, Luana Coppini, e l’addetto alla manutenzione del macchinario, Mario Cusimano, sono indagati, oltre che per omicidio colposo, anche per il reato di “rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Non mi sottrarrò ai miei doveri né al confronto nelle sedi appropriate anche per capire come possa essere avvenuto questo dramma. Luana D'Orazio, la data dei funerali. (Today)

Ora voglio far sapere alla famiglia, agli amici di Luana, ai nostri lavoratori che intendo esprimere il mio dolore attraverso l’impegno per la famiglia di Luana e il suo piccolo" La nonna rivela poi che Luana "tempo fa mi aveva raccontato di aver sentito la maglia tirare e di essersela subito infilata nei pantaloni. (Quotidiano.net)

Luana D’Orazio, le parole della titolare sulla sua morte. Prima di tutto la proprietaria dell’azienda ribadisce come anche i suoi familiari lavorino alle macchine. Voglio solo ribadire il mio dolore, assieme ai miei familiari e a tutti coloro che lavorano in azienda” (Vesuvius.it)

Lo sanno anche i politici, ma poi alle cene invitano i padroni, perché gli operai non possono permettersi di finanziare le campagne elettorali. E allora non scandalizzatevi se muore Luana D’Orazio di 22 anni e lascia un bambino di 5 (Fanpage.it)

E quasi, nessuno se ne è accorto, se non quando era troppo tardi, se non quando tutto era finito, la sua vita irrimediabilmente persa. Quasi sempre è la mancata cura di una vita affaticata, il mancato rispetto delle norme di sicurezza, il ritmo disumano della produzione. (Il Riformista)

Alle macchine lavoro anch’io, vi lavorano mio figlio e mio marito. «Anche mio figlio lavora a questi macchinari: è morta una compagna di lavoro». (Corriere Fiorentino)