Atletica, Paolo Camossi (coach di Jacobs): “Marcell tornerà a mettere dietro tanta gente. Ottimismo per gli Europei"

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Prima dei Mondiali abbiamo lavorato bene, i dolori erano andati via, ma sapevamo che l’incognita sarebbe stata l’alta intensità”, dichiarava ieri il tecnico italiano al sito federale.

L’ecografia ha manifestato una contrattura e sappiamo che compromettere l’adduttore vorrebbe dire finire la stagione”, la spiegazione di Camossi.

Jacobs: "Ho tolto un dente del giudizio per andare più veloce". Mondiali di Atletica Il programma di lunedì 18 luglio: sveglia alle 2.45 per Tamberi 3 ORE FA

La finale di Eugene dice che con lui in pista non ci sarebbe stata la tripletta americana (Eurosport IT)

La notizia riportata su altri media

Nella prossima nottata Sky proporrà un secondo canale sui Mondiali, in corso di svolgimento nella città americana, dedicato esclusivamente alla finale del salto in alto, che avrà tra i protagonisti anche l’oro olimpico di Tokyo Gianmarco Tamberi. (Digital-Sat News)

L’emozione senza se e senza ma, l’emozione che ha reso Tamberi giocosamente imprevedibile negli esiti delle sue scommesse agonistiche. La cosa bella è che lo so, come so che non cercherò alibi, non è nel mio stile. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Orario e dove vedere la finale. L'atto conclusivo del salto in alto è in programma nella notta italiana fra lunedì 18 e martedì 19 luglio, con inizio previsto per le 2:45. Sarà possibile seguire la gara di Tamberi in diretta tv in chiaro sulla Rai, che la trasmetterà su Rai Due, oppure su Sky, per la precisione su Sky Sport Arena (numero 204). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il 25 giugno, meno di un mese fa, Marcell Jacobs ha vinto nei 100 metri ai Campionati italiani di atletica. I muscoli del campione. Il suo allenatore Paolo Camossi è ottimista: «Vedrete, Marcell tornerà a mettersi alle spalle tante gente. (Open)

Mentre Luca Toso (decimo a Helsinki 1983) e Giulio Ciotti (undicesimo a Berlino 2009) fecero la finale senza raccogliere punti. E adesso, con tutta l’esperienza che ha nella testa e nelle gambe, è pronto a giocarsi le proprie carte. (La Gazzetta dello Sport)

DALL’INVIATA A EUGENE. I 100 metri iniziati al rallentatore, con un cartellino giallo a segnare il ritardo, erano un segnale chiaro: non si corre con il freno a mano tirato, carichi di inquietudine e gonfi di pensieri. (La Stampa)