Il Mattino: "La Salernitana si mette nelle mani di De Sanctis"

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Una sfida nella sfida accettata con entusiasmo da parte dell'ex portierone azzurro

Morgan De Sanctis è l'uomo dell'innovazione e della rivoluzione targata Danilo Iervolino.

Dopo i contatti infruttuosi di ieri l'altro con Bigon, dunque, la Salernitana sceglie De Sanctis.

Il presidente della Salernitana, con un blitz a sorpresa, ha scelto ieri pomeriggio l'ex portiere del Napoli e della Nazionale per il ruolo di direttore sportivo. (TUTTO mercato WEB)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Secondo quanto scritto dal "Corriere dello Sport", la società giallorossa ha intenzione di cederlo solo a titolo definitivo ed è seguito anche dalla Salernitana Sul piatto ha messo alcuni dei giovani più interessanti della Primavera, tra cui il ghanese Felix. (tuttosalernitana.com)

I prossimi giorni, inoltre, saranno decisivi per provare a riscattare Bonazzoli dalla Samp (la Salernitana vorrebbe offrire 6 milioni ma i blucerchiati hanno la possibilità del controriscatto) e prelevare Verdi dal Torino. (tuttosalernitana.com)

"Mi sembra che la Salernitana con De Sanctis voglia stabilizzarsi nel massimo campionato, quindi Cavani potrebbe sembrare più un colpo d'immagine. A Roma ha fatto già un percorso importante, credo rispecchi le idee del presidente Iervolino che fa bene nel dire che bisogna essere moderni. (tuttosalernitana.com)

Esordisce con la maglia azzurra proprio contro la Salernitana, in Coppa Italia nell'agosto del 2009. Il nuovo direttore sportivo della Salernitana è Morgan De Sanctis, ex portiere classe 1977, abruzzese di nascita. (tuttosalernitana.com)

Felix rientra infatti nei giocatori che Pinto vorrebbe cedere a titolo definitivo. Dopo un primo impatto positivo con la maglia giallorossa – debutto e doppietta a Marassi con il Genoa – il rendimento del ghanese è andato via via calando. (Pagine Romaniste)

Per “L’autostoppista”, il giornalista-conduttore si è ispirato proprio all’Alberto nazionale nell’esilarante commedia “Il tassinaro” da lui diretta e interpretata nel 1983. Sulla villa diventata museo, Igor Righetti afferma con amarezza: «Purtroppo noi familiari di Alberto non siamo riusciti a realizzare il suo ultimo desiderio (Sardegna Reporter)