Taglio delle tasse, dagli 80 euro di Renzi ai 55 euro di Draghi: chi guadagna e chi perde dalla riforma

La Stampa INTERNO

Una riforma che insiste sul ceto medio con vantaggi progressivi per i redditi fino a 50mila euro che si azzerano gradualmente a quota 75mila euro.

Così come Renzi aveva tagliato le imposte per i redditi fino a 25mila con i celebri 80 euro, Draghi replica lo schema – intervendo, però, sulla rimodulazione delle aliquote – cercando di dare ossigeno alla classe media

Dagli 80 euro di Renzi ai 55 euro di Mario Draghi: si potrebbe sintetizzare così, la riforma fiscale messa in cantiere dal governo con la manovra finanziaria. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Al vaglio ci sono la riduzione degli scaglioni Irpef, che passerebbero da cinque a quattro, la rimodulazione delle aliquote, la revisione delle detrazioni per riuscire ad inglobare il bonus da 100 euro (Bonus Renzi e Conte), l’innalzamento per qualche centinaio di euro della no tax area per i pensionati (oggi poco più di 8 mila euro) e per gli autonomi (oggi 4.800 euro), mentre non salirebbe per i lavoratori dipendenti (oggi 8.145 euro). (Sky Tg24)

Se anche tutti gli 8 miliardi previsti in manovra per il taglio delle tasse fossero destinati ad abbassare il prelievo sulle retribuzioni, il vantaggio per le tasche del cittadino medio sarebbe quasi impercettibile. (Il Fatto Quotidiano)

Sono 7 mila gli euro lordi che riceveranno a testa gli operai dell’ex Embraco dal fondo Escrow come risarcimento. La richiesta di aiuto a Mattarella da parte degli operai dell’ex Embraco. I 391 operai dell’Embraco fino a fine gennaio 2022 saranno in cassa integrazione (Torino Top News)

E altrettanto un ragionamento sull’Irap che vede una scelta verticale, partendo dalle 850mila persone fisiche, autonomi e ditte individuali, aggiungendo eventualmente le start up. La fascia di reddito fino a 15mila resta al 23%, quella 15-28mila va dal 27% al 25%, quella 28-50mila va dal 38% al 35%, mentre oltre i 50mila si passa direttamente al 43%. (L'HuffPost)

«Anche le altre forze politiche, come Pd, Lega e Fi, inizialmente più propense a chiedere interventi sul cuneo contributivo o sulla sola Irap, alla fine sono approdate alle nostre posizioni – spiega il senatore Mario Turco – Scendono da 5 a 4 le aliquote Irpef, con la cancellazione di quella al 41% e con il taglio di 3 punti di quella al 38% che passa al 35%. (La Stampa)

E’ quanto si apprende al termine dell’incontro Degli 8 miliardi stanziati al capitolo, 7 dovrebbero essere destinati al taglio dell’Irpef e uno all’Irap. (LaPresse)