Cgia, lavoratori in aumento, soprattutto al Sud. Ma stipendi ancora troppo bassi

QuiFinanza ECONOMIA

In una nota la Cgia, Associazione Artigiani Piccole Imprese, fornisce uno sguardo dettagliato sulle tendenze recenti del mercato del lavoro. I numeri del report fanno ben sperare, perché sono più che positivi. Il panorama del mercato del lavoro italiano è pervaso infatti da una nota di ottimismo, caratterizzato da un record storico di occupati e da un significativo aumento del numero di lavoratori con contratti a tempo indeterminato. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A livello provinciale, Campobasso fa segnare il numero maggiore di occupati, pari a 77mila con un +4,5%, rispetto al 2022, Isernia molto più contenuta con un +0,2% e oltre 29mila lavoratori. Rispetto al pre pandemia, fa sapere la Cgia, l’occupazione è cresciuta molto nel Meridione. (TVI Molise)

Quello attuale è un momento particolarmente positivo per il nostro mercato del lavoro. – La mancanza di posti di lavoro sembra ormai un lontano ricordo per vaste aree del Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Bel Paese sta vivendo una fase decisamente positiva per il nostro mercato del lavoro che coinvolge il Mezzogiorno, fin qui Cenerentola dello Stivale. Un periodo significativamente positivo su scala nazionale, peraltro, sia per il record storico di occupati, che per l’aumento del numero di coloro che dispongono di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. (Secolo d'Italia)

E non solo per il record storico di occupati ma anche e soprattutto per l'aumento del numero di chi dispone di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e per l'incremento, avvenuto soprattutto nell'ultimo anno, del personale con livelli di qualifica elevati. (Liberoquotidiano.it)

La provincia di Campobasso fa segnare il numero maggiore di occupati, circa 77 mila, +4,5% rispetto al 2022, oltre 29 mila a Isernia (+0,2%). CAMPOBASSO/ISERNIA. Un momento particolarmente positivo per il mercato del lavoro in Italia e, anche in Molise, nel 2023 gli occupati sono cresciuti rispetto all’anno precedente di 3mila unità raggiungendo quota 106mila. (isnews.it)

Lo rileva una elaborazione a cura della Cgia di Mestre , che prevede che lo stock complessivo degli occupati è destinato a crescere ulteriormente, sfiorando i 24 milioni di addetti entro il 2025. (Corriere dell'Economia)