Bonus baby sitter a nonni e zii: come funziona, chi ne ha diritto e come ottenerlo

Corriere della Sera ECONOMIA

La novità è stata introdotta dal decreto Rilancio e chiarita dall’Inps nella circolare numero 73 ed è valida solo per l’emergenza Coronavirus.

C’è però una condizione ineludibile: i nonni non devono risiedere nella stessa casa dei bambini.

euro massimi al nonno convivente. E’ una bella novità: il bonus baby sitter dal valore massimo di euro potrà essere utilizzato per pagare i nonni (o altri parenti) che accudiscono i nipoti mentre i genitori sono al lavoro. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Il genitore che vuole beneficare del contributo e la baby sitter devono quindi registrarsi sulla piattaforma delle prestazioni occasionali dell’Inps. L’Inps, a cui spetta erogare il contributo, nella circolare numero 73 del 17 giugno scorso ha quindi deciso di fissare le regole. (Il Messaggero)

Il bonus baby sitter è incompatibile anche con il bonus asilo nido e con il congedo parentale. Il bonus baby sitter introdotto dal Decreto rilancio, dal valore massimo di 1.200 euro, potrà andare anche ai nonni. (Il Caffè.tv)

Una circolare dell’Inps chiarisce un dubbio avanzato da molti nel corso di queste settimane: sì, il Bonus baby sitter inserito nel decreto Cura Italia può essere versato anche ai nonni e ad altri parenti, purché non conviventi. (Prima Treviglio)

In alternativa al bonus per servizi di baby-sitting, da utilizzare mediante il Libretto Famiglia, il decreto Rilancio ha previsto ex novo la possibilità di optare per i centri estivi, per una parte o per tutto l'importo spettante. (Il Mattino)

Nel rispetto del principio di «alternatività», infine, nel caso di congedo Covid autorizzato per oltre 15 giorni la prestazione non spetta. Pertanto, dovrà essere in possesso del Pin ordinario o dispositivo, della Spid, della Carta d'identità elettronica o della Carta nazionale dei servizi. (La Gazzetta di Modena)

Chi ha già usufruito di 15 giorni di permesso dal lavoro per accudire i figli può chiedere metà bonus (600 euro invece di 1.200). L’assegno può essere utilizzato per pagare una baby sitter o anche la retta di un asilo nido o di un centro estivo. (Il Messaggero)