Contributi a fondo perduto nel decreto sostegno

HamelinProg ECONOMIA

Esempio: Partita IVA marzo 2019: Fatturato da aprile 2019 a dicembre 2019 diviso per 9 (mese da aprile a dicembre).

Nelle ultime settimane un gran numero di titolari di partita IVA che ne hanno fatto richiesta ha ricevuto l’accredito del contributo previsto dal D.Lgs 41/2021, meglio noto come “decreto sostegno”.

Questo vale anche per chi è titolare di partita IVA e possiede anche altre tipologie di reddito

Si tratta di coloro che hanno altri redditi e che allo stesso tempo hanno una partita IVA. (HamelinProg)

Se ne è parlato anche su altri media

Il Decreto Sostegni Bis e gli “esodati dei ristori”: migliaia di Partite Iva non hanno avuto accesso ai contributi a fondo perduto e vedono sfumare anche il bonus per gli affitti. Il medesimo problema si presenta per il bonus affitti, nonostante l’affitto sia una spesa fissa e non legata al fatturato. (Thesocialpost.it)

Rivedere meccanismi funzionamento Ace (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 28 mag - Considerare, tra i destinatari del contributo a fondo perduto, anche le imprese 'labour intensive', ovvero che dimostrino di avere un costo del lavoro non inferiore al 50% dei costi complessivi; adottare lo stesso criterio, anziche' la soglia dei 499 lavoratori, per l'applicazione delle misure in tema di liquidita', in particolare ai fini della Garanzia fondo Pmi di finanziamenti a medio-lungo termine e per lo sviluppo di canali alternativi di finanziamento. (Borsa Italiana)

Il nuovo contributo previsto dal Sostegni BIS va da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 150 mila euro e rappresenta un bonus aggiuntivo rispetto al primo Sostegni ed ai precedenti decreti Ristori. (SosTariffe)

Di seguito quali sono i nuovi sostegni, ma soprattutto quando arrivano i soldi. VEDI ANCHE: QUANDO PAGANO IL REM 2021 CALENDARIO. Queste le ultime notizie di oggi rispetto a quando arrivano i soldi del sostegni bis (Donne sul Web)

L'Alleanza delle cooperative ha inoltre avanzato forti perplessita' rispetto alla proroga del blocco dei licenziamenti fino al 31 dicembre 2021 per datori di lavoro che ricorrono ad ammortizzatori sociali Cigo e Cigs senza il pagamento della contribuzione addizionale, mettendo in discussione il punto di equilibrio gia' raggiunto mesi fa, in un'ottica di certezza per le imprese. (Borsa Italiana)

“Ciò che occorre veramente fare – prosegue Paolino – è dare più tempo per gli adempimenti fiscali, valutando la situazione di contribuenti e imprese e tenendo in considerazione il lavoro dei professionisti”. (ZTL)