Napoli, consegnate 16 borse di studio a studenti rifugiati e migranti

Impresa Italiana INTERNO

“Sogni che meritano di volare”, le borse di studio sono state offerte grazie all’accordo fra GESAC, Federico II e Comunità di Sant’Egidio Si è svolta ieri la Cerimonia conclusiva dell’iniziativa “Sogni che meritano di volare”, nata per celebrare gli 800 anni della più antica Università pubblica del mondo, con lo scopo di offrire un sostegno tangibile a studenti meritevoli provenienti da Paesi in guerra, travolti da carestie o sottoposti a gravi limitazioni dei diritti economici, civili e politici. (Impresa Italiana)

Su altre fonti

"Non c'è nessun boicottaggio da parte degli atenei italiani nei rapporti scientifici esistenti con le università israeliane. Nessun ateneo ha mai votato per il boicottaggio della collaborazione scientifica, solo alcuni Senati accademici per la sospensione di singoli bandi. (l'Adige)

Chiedono alla Rettrice un incontro pubblico «dopo che all'ultimo senato accademico la polizia ha impedito ai manifestanti la partecipazione alla discussione della mozione presentata». «Stamattina come studentesse e studenti dell'Università di Padova abbiamo interrotto parte dell'attività didattica a Palazzo Bo per ottenere le risposte che Mapelli ci deve. (Il Mattino di Padova)

Nella giornata di oggi, mercoledì 17 aprile 2024, si è verificata l'interruzione di parte dell'attività didattica e l'occupazione dell'aula Ederle dell'Università di Padova da parte degli studenti di Spazio Catai e Potere al Popolo. (Prima Padova)

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Roberto Tottoli, rettore dell’università degli studi di Napoli L’Orientale, con una ferma convinzione, afferma che “le richieste di boicottaggi vanno respinte sempre perché con le continue crisi internazionali possono estendersi a chiunque: oggi è Israele, domani potrebbe essere l’Iran”. (Nicola Porro)

Ieri a Genova si è riunito un nutrito gruppo di docenti per chiedere l’analisi e la chiusura di tutti gli accordi di collaborazione in essere che abbiano ripercussioni militari, non solo con Israele: “La retorica dell’Università come spazi neutri di cooperazione non ha nessun fondamento – dice Luca Guzzetti, docente del Disfor che ha moderato l’assemblea genovese – l’idea sarebbe quella di non fornire armi a paesi in guerra come prevede la legge. (Il Fatto Quotidiano)

Di Nathan Greppi (Mosaico-cem.it)