Calzaturieri dalle Marche alla fiera Obuv a Mosca malgrado le sanzioni: «Non stiamo andando contro la strategi

corriereadriatico.it INTERNO

«Il mercato russo c’è ancora ed è vivo.

La situazione è quella degli altri mercati influenzati negativamente dalla guerra», afferma Fabrizio Grassi del marchio Aldo Bruè di Monte San Pietrangeli.

Con la partecipazione al salone Obuv, in corso di svolgimento a Mosca, i calzaturieri marchigiani difendono le loro posizioni sul mercato russo che non è affatto morto.

Ma il mercato russo non è morto.

Che prosegue: «Il buyer russo arriva nello stand e fa il suo lavoro così come noi facciamo il nostro

(corriereadriatico.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

E a fronte di nessuna azione di ristoro per le imprese colpite dagli effetti della guerra, ben venga il sostegno alla trasferta in Russia per l’Obuv. Dalla Regione e dalla Camera di Commercio sono arrivati aiuti parziali. (il Resto del Carlino)

Lo stesso dicasi per le materie prime, soprattutto per quelle che dovrebbero servire al processo di elettrificazione. Ma anche l’aumento dei prezzi delle materie prime e, ultima ma non meno importante, la guerra tra Russia e Ucraina. (Periodico Daily)

Le polemiche quindi non scalfiscono la volontà degli imprenditori calzaturieri di puntare sul mercato russo? Il futuro di ogni dipendente è nelle mani dell’imprenditore che però da solo non può tutto. (il Resto del Carlino)

La clientela russa risponde a una domanda di beni di lusso e di fascia alta che è rimasta costante nel tempo”. In virtù di questo quasi 50 calzaturieri italiani hanno scelto di sovvertire il cordone sanzionatorio che circonda Mosca (Pambianconews)

In tempi di "operazione militare speciale" in Ucraina e di conseguenti sanzioni, quest'edizione primaverile della fiera internazionale di calzature e cuoio "Obuv' (la Repubblica)

La fiera ha aperto regolarmente come se niente fosse - spiega Rossano Soldini - ma mi dicono che negli stand delle aziende italiane, che sono la maggior parte di quelle presenti, gli ordini scarseggiano. (LA NAZIONE)