Da Mirafiori all'Ilva, nelle grandi fabbriche scatta il fermo macchina

Da Mirafiori all'Ilva, nelle grandi fabbriche scatta il fermo macchina
Avvenire ECONOMIA

Stellantis chiude fino al 3 giugno la Carrozzeria che produce le linee della 500 elettrica e i modelli Maserati per assenza di ordini - IMAGOECONOMICA La grande industria italiana si prende una pausa pre-estiva, anche se gli ultimi dati deludenti sul fatturato e sulla produzione consiglierebbero di accelerare anziché fermarsi. A optare per uno stop, per ragioni diverse, sono Mirafiori e l’ex Ilva. Iniziamo da Torino (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

Le ore successive allo sciopero del settore automotive a Torino sono state sorprendenti: i media hanno annunciato l’aumento dei compensi che si sono riservati i vari dirigenti del gruppo Stellantis, in primis il Ceo Tavares. (Volere la luna)

Si apre un nuovo capitolo dello scontro fra Stellantis e il governo italiano che, come è noto, preme perché il Gruppo torni a produrre almeno un milione di veicoli in Italia. Ma l'ex impero Fiat risponde con la chiusura della fabbrica e l'accusa al governo di non aver ancora varato gli incentivi promessi. (Torino Cronaca)

La multinazionale ferma il sito di Torino per tutto il mese di maggio: mancano gli ordini a causa dell’assenza dei sussidi promessi. I sindacati: le agevolazioni sull’elettrico servono a poco, mancano strategia e modelli. (La Verità)

Preoccupazione Mirafiori: cassa integrazione prolungata

Sono 2.200 i dipendenti posti in cassa di integrazione. Secondo fonti vicine all’azienda, la sospensione è legata all’assenza di ordini per l’elettrico ma anche all’assenza di incentivi in tutti i mercati europei, a partire dall’Italia dove «sono stati annunciati da mesi ma non sono ancora entrati in vigore». (Corriere della Sera)

Si tratta dunque dell’ennesima notizia che crea preoccupazione sul futuro dello stabilimento Stellantis Mirafiori dove di recente è arrivata la notizia dei contratti di solidarietà per oltre 1.200 lavoratori fino ad agosto. (ClubAlfa.it)

I dipendenti dello stabilimento erano stati messa in cassa integrazione , una situazione che sarebbe dovuta durare fino al 7 maggio ma che invece, da quello che si apprende, sarà prolungata fino al 3 giugno . (Tuttosport)