Wall Street: Nasdaq piegato dalle vendite con -2,9%. Tesla crolla di oltre -12%, verso mercato orso

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Il Nasdaq cede il 2,88%, a 13.146 punti; lo S&P 500 arretra dell’1,20% a 3.829, mentre il Dow Jones perde più di 240 punti, a 31.278 punti.

Detto questo, c’è da dire che, negli ultimi tre mesi di contrattazioni, Tesla ha guadagnato il 36,9%, contro il +8,4% dello S&P 500.

Tra le vittime illustri del Nasdaq c’è ancora Tesla, reduce dalla perdita record più forte dal settembre del 2020, accusata nella giornata di ieri. (Finanzaonline.com)

Ne parlano anche altre testate

editato in: da. (Teleborsa) – La Borsa di Wall Street sceglie la strada del rialzo dopo un avvio prudente, nella seconda giornata di audizione del presidente della Fed Jerome Powell in Congresso. Le più forti vendite, invece, si manifestano su Home Depot, che prosegue le contrattazioni a -2,90%. (QuiFinanza)

In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti beni di consumo secondari (-3,67%), informatica (-2,74%) e telecomunicazioni (-1,42%). In profondo rosso il Nasdaq 100 (-3,36%); sulla stessa linea, in netto peggioramento l’S&P 100 (-1,77%). (QuiFinanza)

Il rendimento del decennale Usa è schizzato fino all’1,6% con l’acuirsi dei timori inflattivi nonostante le parole tranquillizzanti di Jerome Powell nei giorni scorsi. Il Nasdaq ha ceduto in chiusura il 3,52%, segnando la sua giornata peggiore in quasi quattro mesi. (Finanzaonline.com)

Secondo De Luca "nelle scorse settimane e nei mesi passati in Italia c'è stato un grande e irresponsabile vuoto, e cioè il controllo del Paese. Coronavirus Napoli e regione Campania "La fiammata di contagio che registriamo oggi è l'esatta conseguenza di un Paese abbandonato a se stesso. (Yahoo Finanza)

Ancora peggio è andata a Tesla, che con un calo dell’8,06% a 682 dollari, cancella tutti i guadagni dell’anno 2021. Negli Usa il crollo dei titoli tech I tecnologici soffrono, quindi, e riaccendendo i dubbi sul fatto che le quotazioni siano corse troppo. (Corriere della Sera)

Sul fronte dei dati macro, intanto, le spese personali per consumi negli Usa sono cresciute del 2,4% a livello mensile a gennaio, stracciando il consenso degli economisti che si aspettavano un aumento dello 0,5%. (Milano Finanza)