George Floyd, il medico: «Morto per asfissia, non per infarto». E anche la polizia attacca Chauvin

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George Floyd, prosegue il processo per omicidio a carico dell'agente Derek Chauvin.

Inglesi furiosi. George Floyd, il medico: «Morto per asfissia». Tra i testimoni, in aula, è stato convocato anche Bradford Langenfeld, il medico che aveva assistito all'arresto, che tentò di rianimare George Floyd e che per primo ne certificò il decesso.

George Floyd, la polizia di Minneapolis: «Chauvin ha violato le regole». (leggo.it)

Ne parlano anche altre testate

L’avvocato difensore Eric Nelson ha detto in tribunale che Aradondo e il comandante Katie Blackwell avrebbero dovuto testimoniare lunedì. Con questa fondazione stabilita, l’accusa dovrebbe ora concentrarsi sullo stabilire che le azioni di Chauvin in quel giorno dovrebbero essere considerate omicidio e omicidio colposo. (La Nuova Gazzetta Molisana)

Seduto accanto al suo legale, Chauvin riempie pagine e pagine di appunti, e non si scompone nemmeno davanti al racconto del medico che per 30 minuti tentò invano di salvare Big Floyd quando prima di pronunciarlo morto in ospedale «Chauvin ha violato tutte le regole e le procedure del nostro dipartimento sull'uso della forza e sull'obbligo di offrire aiuto a chi ne ha bisogno», ha sentenziato Arradondo. (Ticinonline)

Lo ha affermato il capo della polizia di Minneapolis, Medaria Arradondo, nel corso del processo per la morte di Floyd (Corriere del Ticino)

Leggi su bloglive (Di martedì 6 aprile 2021) IlMedaria Arradondo con la suahatoDerek Chauvin al processo per la morte diMedaria Arradondo,di Minneapolis,… Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta da Sara Fonte su BlogLive. (Zazoom Blog)

Il capo della polizia Medaria Arradondo con la sua testimonianza ha inchiodato l’agente Derek Chauvin al processo per la morte di George Floyd. Medaria Arradondo, capo della polizia di Minneapolis, nella giornata di ieri ha testimoniato nel processo per la morte di George Floyd. (BlogLive.it)

Quando vedo George Floyd, vedo mio padre. Anche Darnella ha dovuto testimoniare e, un anno dopo, quel terrore racconta non essere ancora andato via. di George Floyd, e Darnella Frazier scriveva su Facebook un post in cui le sue lacrime, il suo terrore e il suo timore, prendevano forma. (cosmopolitan.com)