Ex Ilva, da Genova sciopero e pullman per Roma: “Nessun accordo su esuberi”

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Per questo anche lo stabilimento di Genova sciopererà martedì 10 dicembre nell’ambito della protesta convocata dai segretari nazionali di Fiom, Fim e Uilm: sciopero di 24 ore su tutti i turni e un pullman per andare a Roma e partecipare al corteo.

Anche Genova come Taranto respinge al mittente la proposta di Arcelor Mittal che prevede una riduzione della produzione di acciaio e 4700 esuberi a Taranto: “Anche per noi l’unico accordo valido è quello firmato a settembre dello scorso anno e non firmeremo nulla che preveda esuberi o riduzioni di salario” spiega il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro. (Genova24.it)

Su altre fonti

Soltanto con la prima proroga a fine settembre il numero è stato un poco sfoltito e ricondotto a 1.273. E invece già ai primi di giugno i sindacati si trovarono con la notifica della cassa integrazione. (Il Sole 24 ORE)

A spingere ArcelorMittal a trattare rimane la minaccia di pagare il conto salato che spetta a chi non mantiene i patti. Ora i franco-indiani aspettano le contro-mosse di Palazzo Chigi, un piano nero su bianco, non solo annunci. (Il Messaggero)

(Fotogramma/Ipa). “Per quanto riguarda Ilva, il progetto che è stato anticipato non va assolutamente bene, mi sembra sia molto simile a quello originario e lo respingiamo. Lo dice il premier Giuseppe Conte ai giornalisti a margine della Giornata internazionale del Volontariato. (Adnkronos)

A proclamarlo ieri sera Fim Fiom Uilm che, come detto, hanno giudicato l’aggiornamento del piano industriale presentato da ArcelorMittal “irricevibile”. Hanno presen­tato un piano industriale per chiudere l’attività produttiva”. (TarantoBuonaSera.it)

Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per tutti i lavoratori dell'Ex gruppo Ilva e dell'indotto il 10 dicembre prossimo dopo l'aggiornamento del piano industriale presentato dall'azienda. (GenovaToday)

È quanto ArcelorMittal rischia di dover sborsare, stando al contratto d’affitto, per i 4700 esuberi prospettati ai sindacati e al governo nella presentazione del nuovo piano industriale 2020-2024. Con la presentazione del nuovo piano di ArcelorMittal, però, il quadro è cambiato, perché per i commissari dell’Ilva le affermazioni del gruppo sugli esuberi sono ritenute assolutamente inaccettabili, senza giustificazioni e improponibili. (Il Fatto Quotidiano)