Consumi, Confcommercio: In recupero ma autunno pieno di incognite

LaPresse ECONOMIA

Milano, 18 set.

L’autunno, tuttavia, appare denso di incognite, riguardanti non solo l’emergenza sanitaria, in cui l’ampliamento della platea dei vaccinati si confronterà con una stagione più favorevole alla trasmissibilità dei virus respiratori, ma anche l’evoluzione di alcune importanti variabili economiche.

È quanto emerge dalla nota congiunturale di settembre di Confcommercio che sottolinea come seppure nelle loro stime il terzo trimestre si chiuderebbe con una variazione del 2,2% congiunturale, rendendo più probabile lo scavalcamento dell’asticella al 6% per la crescita del PIL nel 2021, le preoccupazioni riguardano la possibilità che nel 2022 un tasso d’inflazione attorno al 3% limiti la crescita dell’attività a partire da un rallentamento dei consumi

(LaPresse) – Prosegue anche nei mesi di luglio e agosto il recupero dei consumi. (LaPresse)

Se ne è parlato anche su altri media

Dopo tante rassicurazioni, con quei soldi il governo riuscirebbe solo ad attutire la sberla di circa un terzo della sua potenza. Ed è molto difficile, fanno sapere fonti del Mef, che si riesca ad andare oltre quei tre miliardi già annunciati (Liberoquotidiano.it)

Più tasse, quindi, ma, secondo Lapam Confartigianato, anche mal distribuite tra i diversi consumatori, secondo l’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi. «Le piccole imprese italiane pagano già il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 18,1% rispetto alla media Ue. (Gazzetta di Reggio)

Scollamento che ha toccato l’apice questa settimana quando il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans ha ridimensionato il ruolo giocato dall’innalzamento del prezzo delle CO2 sulla bolletta energetica (Tempi.it)

Tagliare l'Iva, viene considerato impossibile, almeno in tempi brevi. L'altra ipotesi riguardava l'uso dei fondi provenienti dalle aste dell'anidride carbonica, che già sono serviti per ridurre l'aumento a luglio, quando l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente aveva avvertito di un rincaro del 20% sull'energia a causa del prezzo del metano. (Il Manifesto)

Un intervento da almeno tre miliardi e mezzo: è questa, secondo quanto si apprende da fonti di governo, la cifra che l'esecutivo si prepara a stanziare per evitare la stangata sulle bollette di luce e gas che scatterebbe dal 1 ottobre. (Today.it)

Una delle ipotesi su cui si lavora è l’azzeramento degli oneri di sistema, per cui servirebbe uno stanziamento di circa 3 miliardi. Dovrebbe invece essere rimandata ancora la legge delega sulla riforma fiscale, in attesa di un chiarimento in maggioranza sui punti chiave tra cui la riforma del catasto (LaPresse)