"Banche in Toscana, il peggio è alle spalle" / VIDEO

La Nazione ESTERI

Riguardo alle crisi attraversate dai maggiori gruppi, Patuelli ravvisa che "sulla base degli indicatori forniti dagli organi di vigilanza, la situazione più difficile sembra alle spalle".

Se nel mondo della globalizzazione bancaria ha ancora senso parlare di di dimensione locale del credito, l'onere di questo ruolo ricade sulle banche di origine cooperativa, storicamente diffuse nella regione.

Quanto al sistema cooperativo, la decisione riguardo agli accorpamenti spetta agli azionisti e alla volontà dei consigli di amministrazione in stato di salute ordinaria per gli istituti". (La Nazione)

Su altre fonti

In Italia le commissioni sui pagamenti digitali sono all'1,1%, sotto la media europea pari all'1,2%. Le commissioni sono inferiori alla media europea anche in Belgio (1%), in Francia (0,7%) e in Spagna (0,6%). (Italia Oggi)

Insediandosi quindi in fase avanzata dei tempi di stesura e approvazione del bilancio, il governo è stato costretto ad un’azione più problematica. (ITALPRESS) – “Per quanto riguarda la finanziaria, non vedo sostanziali differenze con quella degli anni precedenti. (Quotidiano di Sicilia)

(askanews) - In Italia le commissioni sui pagamenti digitali sono all'1,1%, inferiori alla media europea dell'1,2%. Ci sono infatti 5.200 Pos ogni 100mila abitanti, contro i 2.800 Pos ogni 100mila abitanti nell'area euro. (Yahoo Finanza)

Lo ha detto il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, nel corso di un seminario che si e’ svolto nel fine settimana a Ravenna. Continuano ad esserci avanzi primari cospicui dei pagamenti degli interessi e un saldo di bilancio in deficit senza sostanziali inversioni di tendenza”. (Sicilianews24)

“Se tutto il resto è paralizzato, si paralizzerà anche la crescita dell’unione bancaria”, ha affermato Patuelli. editato in: da. (Teleborsa) – Un’Italia che non riparte e dove gli investimenti e l’occupazione sono in calo. (QuiFinanza)

La legge di bilancio varata dal governo e in discussione in Parlamento prevede per le banche un prestito forzoso da 1,6 miliardi attraverso la norma che differisce le Dta, analogo a quello dell'anno precedente. (Milano Finanza)