La Fed: meno acquisti di obbligazioni e tassi in rialzo a partire dal 2022

Nicola Porro ECONOMIA

Ma è ancora al di sopra del tasso del 3,5% che prevaleva nel febbraio 2020, poco prima che colpisse la pandemia.

L’inflazione, secondo la misura preferita dalla Fed, è stata del 4,2% nei 12 mesi fino a luglio, ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della banca centrale

A giugno, la proiezione mediana non indicava aumenti dei tassi fino al 2023.

Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso al 5,2% ad agosto, ben al di sotto del picco di aprile 2020 del 14,8%. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Pubblicità -Sul 'tapering' ovvero la riduzione degli stimoli monetari, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve "Non ha ancora preso nessuna decisione" ma la 'visione' è quella di una fine del taglio "entro la metà del prossimo anno". (La Sicilia)

Non alzare il tetto del debito "crea - a loro avviso - il rischio di far crollare e mercati e affondare la fiducia" Poi aggiunge: il tapering sarà graduale e potrebbe chiudersi "intorno alla metà del 2022 se sarà appropriato". (tvsvizzera.it)

Infatti, ha spiegato Powell, il tapering sarà graduale e potrebbe chiudersi “intorno alla metà del 2022 se sarà appropriato”, ma “nessuna decisione è stata ancora presa”. Pil rivisto al ribasso, inflazione al rialzo. (FocusRisparmio)

I progressi sulle vaccinazioni continueranno probabilmente a ridurre gli effetti della crisi sanitaria sull'economia, ma i rischi all'outlook restano". In particolare, sei membri prevedono un incremento del costo del denaro il prossimo anno, mentre tre stimano che i ritocchi all'insù saranno due (ilmessaggero.it)

L’analista Elmar Felker della Landesbank Baden-Wrttemberg ha affermato che la Fed sta consigliando un’entrata anticipata nell’uscita dalla politica monetaria ultra-allentata. La prima riduzione degli acquisti di azioni potrebbe essere effettuata alla prossima riunione sui tassi di interesse di novembre. (Toscana Calcio)

Le nubi all’orizzonte ci sono: dalla variante Delta alle difficoltà di Joe Biden nel fare approvare le prossime manovre di bilancio; l’inflazione; infine i tremori che vengono dalla Cina con il rischio di crac del colosso immobiliare Evergrande (La Repubblica)