Putin vince le presidenziali in Russia, gli Usa vengono estromessi dal Niger e altre notizie interessanti

Limes ESTERI

ELEZIONI IN RUSSIA Senza alcuna sorpresa, il presidente uscente della Federazione Russa Vladimir Putin ha vinto le elezioni presidenziali, ottenendo un quinto mandato di sei anni alla guida del paese (senza contare le esperienze da primo ministro). Qualora lo portasse a termine, diverrebbe il leader politico più longevo in Russia negli ultimi duecento anni. Il numero 'bulgaro' con cui è stato riconfermato al Cremlino (87,32% dei voti) deriva da una serie di fattori: l'irrigidimento della società russa sui temi legati al patriottismo e ai nemici esterni; il timore diffuso nell'esprimere opinioni contrarie alla propaganda di Stato; brogli o pratiche scorrette nell'esercizio del voto (per esembio non piegare le schede elettorali all'interno di urne trasparenti); l'assenza di candidati credibili alternativi in grado di scalzare l'ex agente del Kgb dal posto di comando. (Limes)

La notizia riportata su altri media

Probabilmente Putin le avrebbe vinte comunque, ma far finta di niente rimane inconcepibile. Le elezioni russe sono materia incandescente per una destra italiana divisa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La vittoria di Vladimir Putin non è mai stata in dubbio, dato il contesto in cui si sono svolte le elezioni. Il sito Politico traccia cinque scenari possibili entro il 2030, da quello meno probabile di un ampio movimento per la democrazia a quello di una lunga vita del regime. (Adnkronos)

Fanno discutere le parole del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini , che a proposito delle elezioni nella Federazione russa prende atto del responso delle urne sottolineando che "quando un popolo vota ha sempre ragione". (Tiscali Notizie)

So benissimo che nessuna risposta sarà inviata a questo indirizzo ma, allo stesso tempo, mi illudo di poter accendere un dibattito culturale ed etico all’interno di una classe politica che pare riconoscere le libertà degli altri solo quando funzionale ai loro piani. (Il Fatto Quotidiano)

La comunità internazionale occidentale, quella che Putin non manca di minacciare di conseguenze «tragiche» se mai la Nato dovesse inviare truppe in Ucraina, alza un muro di fronte all`esito delle presidenziali russe: bollate dall`Ue come le elezioni «più falsate» della storia del Paese e dagli Usa come «né libere né giuste». (ilGiornale.it)

Anche se la buona parte del mondo democratico definisce il voto russo che ha confermato plebiscitariamente la presidenza di Putin, una farsa. Per la maggior parte dei paesi europei, si è trattato di lezioni né libere né democratiche, per via della repressione e del controllo totale del Cremlino sulle urne. (Partito Democratico)