Fidanza (Fratelli d'Italia) indagato per corruzione: «Sono sereno». La Procura: «Scambio di favori»

leggo.it INTERNO

«Sono più che sereno, non ho commesso alcun atto illecito e sono certo che le indagini lo dimostreranno», ha commentato Fidanza

L'europarlamentare Carlo Fidanza (Fratelli d'Italia) è indagato per corruzione.

Secondo l'inchiesta, coordinata dall'aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Giovanni Polizzi, Acri sarebbe il «corrotto», perché avrebbe commesso un «atto contrario ai doveri d'ufficio», e Fidanza il «corruttore». (leggo.it)

Su altri giornali

Secondo l'ipotesi d'accusa, avrebbe invece lasciato la carica su input di Fidanza «ricevendo in cambio l'utilità rappresentata dall'assunzione del proprio figlio quale assistente parlamentare di un eurodeputato», cioè appunto Fidanza. (ilGiornale.it)

In cambio, il figlio di Acri è stato assunto come assistente di Fidanza al Parlamento europeo, quando non aveva ancora compiuto diciotto anni Carlo Fidanza indagato per corruzione. (La Repubblica)

Ora Fidanza è indagato, in un filone autonomo, per "corruzione in atti contrari ai doveri d’ufficio" in relazioni alle dimissioni del consigliere comunale di Brescia, di Fratelli d’Italia, Giovanni Francesco Acri (anche lui indagato) rassegnate il 25 giugno del 2021. (IL GIORNO)

Entrambi si sono dichiarati totalmente estranei a qualunque forma di finanziamento illecito, così come Jonghi Lavarini e Fidanza. Le indagini sulla 'lobby nera' sono state recentemente prorogate di altri sei mesi con nuovi iscritti nel registro degli indagati, tra cui il consigliere regionale della Lega Massimiliano Bastoni (BresciaToday)

Viene ora indagato per una vicenda che ha del surreale…», ha commentato Ignazio La Russa, parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos. Se questo fosse reato bisognerebbe controllare in tutti i Comuni d’Italia le ragioni di ogni eventuale dimissione da consigliere comunale e le successive sorti dello stesso e dei suoi familiari. (Secolo d'Italia)

L’europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza avrebbe convinto un consigliere comunale di Brescia a dimettersi per fare spazio a un suo fedelissimo. E il fatto che il contratto sia stato siglato nel capoluogo lombardo radica la competenza ad indagare dei pm milanesi su Acri (Open)