La serata di chiusura del Festival di Cannes

Rinascita anche a livello di glamour, moda e look che non hanno deluso, anzi, hanno incantato.

Resterà indimenticabile Bella Hadid con la collana scultura di Schiaparelli, o Isabelle Huppert in un abito Balenciaga da sogno

Julia Ducournau. La vincitrice Julia Ducournau si è presentata in un bellissimo abito Prada e molte altre donne hanno incantato sul red carpet.

TÀ. La 74esima edizione del Festival di Cannes si è chiusa tra eleganza, raffinatezza e colore. (TIMgate)

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Sottotono per moltissimi aspetti, ma sorprendente per altri, ha riservato – nonostante le premesse tutt’altro che floride – alcuni colpi di scena. SPETTACOLARI. MATT DAMON – voto 10: Non si prende troppo sul serio (a differenza della soporifera masterclass di Jodie Foster, Palma d’oro alla carriera, e della lezione su cinema e teatro di Isabelle Huppert) (leggo.it)

Protagonisti del film sono gli attori Agathe Rousselle, Garance Marillier e Vincent Lindon.Durante la premiazione la regista Ducournau ha detto: “Il mio film non è perfetto, qualcuno dice che è mostruoso. (TIMgate)

Il punto in comune è soprattutto uno: le passioni fortissime che attraversano e agitano le viscere delle due protagoniste, portate in scena con stili opposti. (Sky Tg24 )

Leonie Hanne in Tony Ward Couture e Pomellato è la regina di Cannes 2021. Ecco qui quali sono stati, per noi, i look più belli sul red carpet di Cannes 2021. (Pourfemme)

Alla cena dopo la cerimonia di chiusura del festival ha voluto conoscere la straordinaria protagonista, la debuttante Agathe Rousselle: l'ha riempita di complimenti e si è fatto spiegare la scena in cui l'assassina in fuga si spacca il naso su un lavandino per alterare i suoi lineamenti e sembrare un maschio Julia Ducornau, 37 anni, francese, ha compiuto l'impresa con la sua storia d'amore fatta di metallo e di sangue e non ci sono polemiche o critiche che possano scalfire un risultato storico. (la Repubblica)

Detto questo, è giusto che Titane venga affrontato criticamente per la costruzione d’immagini che la trentottenne regista parigina ha edificato. Per quanto si possa discutere sull’effettiva riuscita del film, Titane rientra in un’altra casistica, altrettanto politica ma meno in voga nella discussione collettiva che la bolla che si dedica al cinema sta portando avanti negli ultimi anni. (quinlan.it)