Presunto omicidio Ullasci, il Questore: "A L'Aquila il sistema sicurezza integrato funziona"
L’ALA – “Voglio sottolineare il controllo del territorio che, anche in riferimento ad operazioni fatte negli ultimi giorni, dimostra che il sistema sicurezza integrato qui, a L’Aquila, funziona alla perfezione. Chi commette reati viene accertato in pochissimo tempo e le risposte sono immediate. Anche se aumenta la percezione di insicurezza, il numero dei reati è in netto calo. C’è un dislivello tra l’insicurezza percepita e quella reale ma questi episodi, pure se molto gravi, non vanno ad incidere sulle percentuali dei reati. (L'Aquila Blog)
Su altri media
Un attimo o poco più per dare un nome ai loro volti e solo altre 12 per assicurarli alla giustizia. (Certa stampa)
I due sono stati portati in Questura dove sta arrivando il pm titolare del fascicolo. L’ALA. (La Stampa)
Una piccola buona notizia nella tragedia di via Fortebraccio, dove Teodoro Ullasci è deceduto a causa di un'aggressione, a seguito della quale la cagnolina che era con lui ha vagato fino ad oggi tra le vie del centro storico. (Il Capoluogo)
L'ALA. È morto dopo essere stato colpito a calci e pugni da due stranieri Teodoro Ullasci, sessantenne originario di Siurgius Donigala. L'uomo è stramazzato al suolo, lungo via Fortebraccio, a L'Aquila, dopo aver rincorso per diversi metri i suoi aggressori. (YouTG.net)
Ha aggredito l’anziana madre minacciandola di morte, pretendendo che lo facesse entrare in casa e sfondando la porta d’ingresso quando lei ha detto di no. Protagonista della vicenda un uomo di 63 anni che è stato arrestato dalla polizia e trasferito in carcere. (Il Giornale d'Italia)
L'uomo risiedeva nella frazione di Tempera, nei moduli abitativi provvisori realizzati dopo il terremoto La polizia di Stato dell’Aquila ha eseguito due fermi per la morte di Teodoro Ullaci, 60enne di origine sarda, trovato senza vita ieri, nel giorno del suo compleanno, in via Fortebraccio all’Aquila, dopo una discussione con due giovani che lo avrebbero colpito allo stomaco. (LAPRESSE)
