ChatGPT inaccessibile dall'Italia, OpenAI ha dato seguito alla richiesta del garante della privacy

Multiplayer.it ECONOMIA

ChatGPT non è più accessibile dall'Italia. OpenAI ha dato seguito alla richiesta fatta dal garante della privacy italiano e ha bloccato il chatbot sul nostro territorio. Attualmente provando ad accedere a ChatGPT con un indirizzo IP situato in Italia, si ottiene un messaggio di avviso sulla situazione. "Ci dispiace informarvi che abbiamo disattivato ChatGPT per gli utenti italiani su richiesta del Garante Italiano. (Multiplayer.it)

La notizia riportata su altri media

OpenAI ha confermato di essere conforme alle regole del GDPR europeo e quindi tendenzialmente non dovrebbe avere problemi nemmeno in Italia, tuttavia verranno avviati degli accertamenti, eventualmente verrà aggiunta un’informativa più esplicita e più dettagliata (cosa di cui si lamenta il Garante italiano), un controllo per l’età prima di consentire l’accesso al servizio e poi ChatGPT dovrebbe tornare disponibile nel nostro Paese. (iSpazio)

Ecco l' intervista . Essendo un modello di intelligenza artificiale e non avendo opinioni, la chat ha risposto a suo modo alle domande. (Corriere TV)

La società ha 20 giorni per comunicare quali misure ha adottato per soddisfare i requisiti delle autorità di regolamentazione e potrebbe incorrere in multe fino a 20 milioni di euro (o il 4% del fatturato globale annuo) se fallisce. (infodata.ilsole24ore.com)

Per questo, da anni, le leggi che riguardano l'infinito ecosistema della comunicazione - che praticamente abbraccia tutti gli ambiti delle nostre vite - di fatto sono in balia delle multinazionali e dei loro padri-padroni. (ilGiornale.it)

OpenAi ha sospeso l’accesso al servizio ChatGpt in Italia, dopo lo stop del Garante della privacy al software d’intelligenza artificiale sviluppato dall’organizzazione di ricerca con sede negli Stati Uniti. (Giornale di Sicilia)

“Sono state notate azioni provocatorie da parte delle unità delle forze armate statunitensi nella provincia di Hassakeh. Russia: stop alle azioni provocatorie degli USA in Siria. L’agenzia stampa russa TASS ha riferito che le forze russe hanno protestato per le continue “azioni provocatorie” da parte delle forze statunitensi schierate in Siria. (Periodico Daily)