Coronavirus in Ecuador, corpi abbandonati per strada. Pompe funebri al collasso | VIDEO
Il primo aprile, BBC Mundo riportava 60 morti nella provincia di Guayas dove si trova la citta di Guayaquil e circa 1900 contagiati.
Le pompe funebri non riescono a gestire l’elevato numero delle vittime anche a causa del coprifuoco e del timore di venire contagiati.
News | Coronavirus in Ecuador, corpi abbandonati per strada.
Circa due terzi delle vittime sono della provincia di Guayas, la città con più vittime è Guayaquil. (LE IENE)
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Tuttavia, per paura che i cadaveri possano essere stati colpiti dal nuovo coronavirus, anche gli stessi parenti hanno timore a lasciare i propri cari all’interno delle loro abitazioni. (MeteoWeek)
Coronavirus, l'attesa disperata davanti un ospedale in Ecuador: "Se qualcuno muore è solo uno in meno". Regno Unito, crescono i contagi. L’Indonesia libera 18.000 detenuti. . L'Indonesia ha liberato 18 mila detenuti per tentare di impedire che il coronavirus faccia strage nelle prigioni superaffollate. (La Stampa)
Così descrive la situazione a Guayaquil padre José Barranco, missionario comboniano con sede in Ecuador, la nazione latino-americana più colpita dal coronavirus. Padre Barranco sottolinea che le comunità ecclesiali ispirano fiducia a molte persone che vogliono donare per aiutare chi ha bisogno. (Vatican News)
Terribile in Ecuador dove è altissima l'emergenza Coronavirus. Cadaveri delle vittime del Covid-19 vengono bruciati in strada perché il sistema funerario è collassato e gli obitori sono pieni. (Corriere di Rieti)
Nessuno dei corpi delle vittime in Ecuador riceve una degna sepoltura: la sorte di coloro che muoiono fra le mura domestiche è di essere gettati nei cassonetti dell’immondizia, oppure essere bruciati per le strade, addirittura sui marciapiedi. (Zon.it)
Il numero dei decessi per Coronavirus in Ecuador è in costante aumento e il sistema funerario non riesce a gestire l’emergenza. Il corpo è ancora lì, a letto, perché nessuno può toccarlo»: ha dichiarato Jésica Castañeda ai microfoni della BBC Mundo. (CronacaSocial)