È morto l'attore e regista Eugenio Allegri, ucciso da un malore improvviso

La sua carriera è stata lunga e piena di successi e Follonica, che lui definiva sorprendente, prodigiosa e magnetica, negli ultimi anni, lo ha sempre accolto con calore ed entusiasmo.

Follonica (Grosseto), 8 maggio 2022 - È morto venerdì sera, all’età di 66 anni, l’attore e regista Eugenio Allegri, a seguito di un malore improvviso.

Allegri è stato il primo, e finora unico, direttore artistico del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica. (LA NAZIONE)

Su altri giornali

«Eugenio è stato un grande attore - dichiara Gabriele Vacis - ma soprattutto un grande amico. Nel 2009 aveva riaperto il Teatro Carignano appena restaurato come protagonista dello Zio Vanja di Anton Cechov, diretto da Gabriele Vacis, che nel 2012 lo scelse anche per Rusteghi di Goldoni. (TorinOggi.it)

Mr. Novecento non c’è più. Con il suo fare garbato, la grazia da artista d’altri tempi e il fiorire della sua chioma argentata, è sceso dalla nave. (La Stampa)

Nato a Collegno e diplomato nel 1979 alla Scuola Galante Garrone di Bologna, Eugenio Allegri è stato attore e regista. Ne danno il triste annuncio la moglie Susanna, i fratelli e la sua storica collaboratrice Serena Guidelli, ai quali si stringe nel dolore tutto il Teatro Stabile di Torino. (Corriere della Sera)

Ma Allegri ha lavorato anche al Cinema con i registi più famosi tra cui Giulio Base, Marco Ponti e Daniele Segre e recitò nel film dedicato alla vita di Giacomo Leopardi, "Il giovane favoloso". Al Teatro Carignano in questi giorni verrà allestita la camera ardente per l'ultimo saluto (TorinoToday)

"Con Eugenio Allegri scompare uno degli artisti più rappresentativi della nostra città e della scena teatrale italiana: un talento straordinario, professionista appassionato e acclamato, uomo mite e garbato - dichiarano il presidente Lamberto Vallarino Gancia e il direttore Filippo Fonsatti - Collegno (Torino), 7 maggio 2022 - Lutto nel mondo del teatro italiano. (IL GIORNO)

Un altro monologo apprezzato è “La storia di Cirano” con la regia di Gabriele Vacis. Adoperava solo la dolcezza, perfino quando gli capitava di interpretare ‘i cattivi’ " , scrive il Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino, Valerio Binasco. (La Repubblica)