Allarme bovini uccisi dal sorgo avvelenato dalla siccità, altri due casi in provincia di Cuneo

La Stampa INTERNO

Gli allevatori lo sfalciano da sempre, per darlo come foraggio ai bovini che lo brucano anche volentieri, perché è un’erba fresca verde, dolciastra e morbida.

Dopo aver mangiato erba fresca, improvvisamente le mucche si sono sentite male, crollando nei box.

A meno di una settimana dalla strage di Sommariva Bosco, con 50 vacche gravide di razza Piemontese morte intossicate, altri due casi nella Granda di moria di bovini che avevano appena ingerito del sorgo «giovane», «avvelenato» dalla siccità. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La siccità, l’aumento sconsiderato dei costi dell’energia e delle materie prime per l’alimentazione degli animali hanno messo in ginocchio un intero settore. "La morte delle vacche avvelenate dal sorgo al pascolo non è che l’ultimo degli effetti della grave crisi che sta attraversando la zootecnia piemontese. (TargatoCn.it)

L’erba a causa della siccità potrebbe aver sviluppato una tossina letale. Un altro caso di mucche morte dopo aver mangiato erba fresca. Anche in questo caso si ritiene che la causa dell’intossicazione possa essere il sorgo, che a causa della siccità potrebbe aver sviluppato una tossina letale. (Corriere della Sera)

È l’appello agli allevatori dell’istituto zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, diretto da Angelo Ferrari dopo gli episodi di avvelenamento delle mucche nel Cuneese. Per raggiungere la dose letale per una vacca dal peso di 500 chilogrammi è sufficiente l’ingestione di quattro chilogrammi di sorgo (La Repubblica)

Nelle piante prelevate a Sommariva Bosco, la “durrina” è stata rinvenuta in concentrazione pari allo 0.1% (1.000 ppm - parti per milione). (Valledaostaglocal.it)

La colpa è della pianta, ma all’origine di tutto c’è la siccità estrema, che le impedisce di crescere e la trasforma in un veleno letale per gli animali. Alla base di tutto, la siccità che ha costretto molti allevatori a seminare il sorgo, coltura sviluppata solo ultimamente, perché cresce con pochissima acqua e ha una grandissima resa. (La Stampa)

Sospendere le mungiture in caso di intossicazione" di Sarah Martinenghi. Stefano Giantin: "Bisogna essere cauti, perché solo le analisi confermeranno i nostri sospetti" (La Repubblica)