Quali sono i locali del “referente” delle ‘ndrine nel Mercato Isola a Milano e i loro incassi

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Il “dominus” delle attività commerciali della movida milanese sequestrate dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Milano, è Agostino Cappellaccio, ritenuto il referente dei Piromalli di Gioia Tauro, tra i 14 arrestati. Nel decreto di sequestro delle società riconducibili al presunto procacciatore d’affari del gruppo criminale capeggiato da Salvatori Giacobbe, si legge che sono quattro società che gestivano tre locali all’interno del Mercato Comunale Isola: si tratta de La Masseria, bottega di prodotti alimentari, della pizzeria d’asporto Granum, e della pescheria Piscarius. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’operazione è avvenuto nel contesto di un’inchiesta del pm della Dda Silvia Bonardi sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta di Gioia Tauro nel capoluogo lombardo. (StrettoWeb)

VALMONTONE – I Carabinieri della Stazione di Valmontone coadiuvati dai militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro, nella serata di Sabato 13 Aprile, hanno arrestato tre cittadini romeni, gravemente indiziati di furto aggravato in concorso. (Cronache Cittadine)

Ci sono due indagati residenti in Brianza nell’inchiesta della Dda di Milano per presunti reati di associazione mafiosa, estorsione, rapina, trasferimento fraudolento di valori, truffe alle agenzie di lavoro interinale e traffico illecito di rifiuti. (Prima Merate)

Conosceva più o meno a memoria tutte le formule ed i riti da seguire per chi fosse affiliato all'«onorata società» o volesse entrare a far parte della 'Ndrangheta, Salvatore Giacobbe, tra le 14 persone arrestate per essere stato alla guida e aver ricostituito un gruppo criminale con legami con il clan dei Piromalli di Gioia Tauro, ma operativo a Milano e nell'hinterland, che ha esteso il suo raggio di azione in Lombardia e anche in Piemonte. (LaC news24)

I legami con la Calabria sembrano non conoscere confini, neanche quando ci si trasferisce al Nord. È quanto emerge da un'inchiesta della procura antimafia di Milano che ha portato alla luce una intricata rete di affari illeciti tra la Calabria e la Lombardia, orchestrata da Salvatore Giacobbe, originario di Gioia Tauro, e alcuni suoi presunti complici. (Zoom24.it)

Conosceva più o meno a memoria tutte le formule ed i riti da seguire per chi fosse affiliato all'”onorata società” o volesse entrare a far parte della ‘Ndrangheta, Salvatore Giacobbe, tra le 14 persone arrestate per essere stato alla guida e aver ricostituito un gruppo criminale con legami con il clan dei Piromalli di Gioia Tauro, ma operativo a Milano e nell’hinterland, che ha esteso il suo raggio di azione in Lombardia e anche in Piemonte. (Il Dispaccio)