Trieste. Mattarella: da Italia e Slovenia modello di pace. La Ue dia risposte concrete

Avvenire INTERNO

ANSA La riconciliazione fra Italia e Slovenia dopo le ferite della guerra, le Foibe, e l’esodo dei Giuliano dalmati rimanda al ruolo dell’Europa, chiamata a promuovere pace e sviluppo in un Continente dilaniato dai conflitti nel secolo scorso. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è a Trieste con l'ex presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, su invito del rettore dell'Università, Roberto Di Lenarda, che a entrambi ha conferito la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza Honoris Causa. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altre testate

È uno dei passaggi più significativi della lectio magistralis del Pr… Al suo posto c’è l’Europa, spazio comune di integrazione, di dialogo, di diritti, di una cultura condivisa che si nutre delle diversità e ne fa punto di forza». (Il Piccolo)

Le università esprimono il «dissenso anche contro il potere» e sono libere di continuare a farlo. Lo ha sostenuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un discorso tenuto all’università di Trieste dove ieri ha ricevuto una laurea honoris causa in giurisprudenza insieme all’ex presidente sloveno Borut Pahor (il manifesto)

Le università sono la culla della libertà di pensiero, da sempre esprimono il «dissenso anche contro il potere» e devono essere libere di continuare a farlo, ma chiudere la collaborazione con altri atenei è sbagliato perchè, se si taglia il dialogo anche con università di Paesi impegnati in crisi o conflitti, si rischia di ottenere l'effetto opposto, cioè quello di aiutare il potere, «quello peggiore». (Il Sole 24 ORE)

Per Mattarella è stata l’occasione per tenere un autentico discorso di pace, intesa non certo come parola vuota e vacua, non esente dalla retorica, ma come autentico progetto calato a sua volta nel cantiere di costruzione europea. (L'Eco di Bergamo)

Trieste, 12 apr. Se si recide questo collegamento, questo prezioso scambio di riflessioni, di collaborazioni, di esperienze, non si aiutano i diritti, non si aiuta la libertà né la pace, ma si indebolisce la forza del dibattito, della critica e del dissenso". (il Dolomiti)

Non conduce a letture di comodo del passato né relativizza le responsabilità di ciascuno, ma ci consente di coltivare sentimenti di rispetto per le sofferenze di ciascuno, in luogo di nutrire rancore e contrapposizione". (il Dolomiti)