Mori di nuovo indagato per le stragi del ‘93, il governo: «Sconcertati». Il generale: «Vogliono farmi morire sotto processo»

Mori di nuovo indagato per le stragi del ‘93, il governo: «Sconcertati». Il generale: «Vogliono farmi morire sotto processo»
ilmessaggero.it INTERNO

Dopo essere stato assolto dall’accusa di aver siglato un accordo con il boss di Cosa nostra Bernardo Provenzano per porre fine alle stragi, ora è indagato di concorso esterno alla mafia per non aver fatto nulla per impedire gli attentati stragisti di Firenze, Milano e Roma del 1993. Il generale dei carabinieri Mario Mori non trova pace: solo un anno fa, il 27 aprile 2023, la Corte di Cassazione lo ha scagionato in via definitiva, «per non aver commesso il fatto», dall’aver partecipato a una presunta trattativa Stato-mafia (ilmessaggero.it)

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Con Mario Mori però c’è un rapporto personale, lungo venticinque anni. «Sconcerto», rabbia. (ilmessaggero.it)

Se prima era stato processato perché, interloquendo con don Vito Ciancimino, autonomamente si è mosso per porre fine alle stragi, ora a Firenze lo vogliono processare perché – apprendendo che ci sarebbero state le stragi continentali del '93/'94 – non ha fatto nulla per impedirle attraverso «autonome iniziative investigative e/o preventive». (Il Dubbio)

“Mori conosceva il piano bombe, ma per 9 mesi evitò di indagare”

Ma per l’ex generale del Ros, Mario Mori, i conti con la giustizia non si sono conclusi: "Nel giorno del mio 85esimo compleanno (il 16 maggio scorso, ndr) ho ricevuto, dalla Procura di Firenze, un avviso di garanzia con invito a comparire per essere interrogato in qualità di indagato per i reati di strage, associazione mafiosa e associazione con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico", ha fatto sapere Mori. (LA NAZIONE)

Inviato a Firenze. (Il Fatto Quotidiano)