Apologia di Lana Del Rey, tra genio e antidiva

Ascolta l'articolo C’è un prima e dopo Lana Del Rey. Quando undici anni fa usciva Videogames, non eravamo ancora sufficientemente consapevoli di cosa stesse accadendo: in quattro minuti di canzone, Lana Del Rey – all’anagrafe Elizabeth Grant – ci introduceva in un mondo fatto di vecchi filmati d’epoca, scorrazzate in motocicletta lungo Sunset Boulevard, spezzoni di cartoni animati, e danze con le star di Hollywood. (Gay.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sembra un passaggio strano e superfluo nel contesto del nono album di Del Rey, specie tenendo conto dei temi che vengono affrontati e soprattutto se si pensa alle posizioni di Smith su aborto e omosessualità. (Rolling Stone Italia)

Secondo il quotidiano britannico «la nuova generazione Pop sembra guardare a Del Rey come a una luce, un punto di riferimento, forse più di ogni altra star. «Sembra di sfogliare i diari di qualcuno», scrive il Guardian parlando di Did You Know That There's a Tunnel Under Ocean Blvd. (Cosmopolitan)

## Lana Del Rey riflette sulla sua vita e sulla sua eredità nell'ultimo e nono album, Did you know that there's a tunnel under Ocean Blvd, uscito il 24 marzo (Vogue Italia)

Con il nono album in studio, la cantante americana lascia di nuovo il segno nella discografia internazionale con un album che non è niente di nuovo ma che comunque fa bene alle orecchie. Credit: Neil Krug (IndieForBunnies)

Come si può essere artisti di popular music? In molti modi diversi, adeguandosi alla corrente innanzitutto, come fanno in tanti se non in troppi, o cercare di essere davvero artisti e seguire il proprio estro, la propria inclinazione, i propri sogni e i propri desideri. (la Repubblica)

Lana Del Rey ha creato un universo sonoro ben definito, frutto di una creatività libera e disinvolta che le ha creato contrasti con la critica ma che le ha permesso di diventare il punto di riferimento per artiste della generazione più giovane della sua, come Billie Eilish e Lorde. (Giornale di Sicilia)