Il piano di Autostrade: sul piatto 7,5 miliardi e mille assunzioni

Il Sole 24 ORE INTERNO

Il nuovo piano, informa una nota, metterà in campo risorse complessive, entro il 2023, per 7,5 miliardi di euro, ripartite tra investimenti e spese di manutenzione della rete.

Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l'Italia (Gruppo Atlantia) ha approvato le linee guida del piano strategico 2020-2023.

Salgono a 1,6 miliardi di euro le spese in manutenzione (2 miliardi considerate anche le spese del 2019), con un aumento del 40% rispetto al quadriennio precedente, «in linea con le interlocuzioni con il Mit». (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

Secondo i commissari, quindi, l’affare è questione interna alla politica italiana, almeno fino al momento. (Genova24.it)

Il dossier nelle mani del ministro De Micheli infatti conterrebbe le gravi inadempienze del concessionario che giustificherebbero l'atto di revoca. Non più di 7 miliardi da rimborsare ad Aspi, nelle speranze del governo. (ilGiornale.it)

Sono, inoltre, previsti ampliamenti e potenziamenti su 30 chilometri della rete, con apertura entro il 2023. Il tutto, nel quadro di un rafforzamento della valorizzazione delle risorse umane e dell’attenzione per la sicurezza, oggetto d’iniziative specifiche da sviluppare in collaborazione con la polizia stradale. (Quattroruote)

Dovrebbe farsene una ragione anche quella parte di Pd che ancora, invece, si dichiara dubbioso, se non addirittura contrario. Dunque, per una volta, le buone ragioni politiche ed elettorali coincidono con quelle di merito nell'affermare che le concessioni autostradali vanno revocate. (Primocanale)

Quella prevista dalla convenzione contempla la possibilità di un ripensamento dopo un contraddittorio di due mesi. Il piano di rilancio. La carta che potrebbe effettivamente salvare Atlantia e Autostrade dal disastro della revoca della concessione è forse un’altra: l’apertura dell’azienda ad una riduzione delle tariffe per chi viaggia. (La Stampa)

«Senza le concessioni e con l’indennizzo previsto dal decreto Milleproroghe l’azienda andrà in default», premette senza mezzi termini. L’ad di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi ammette alcune responsabilità della società, ma avverte: «Senza le concessioni e con l’indennizzo previsto dal decreto Milleproroghe l’azienda andrà in default». (Open)