Coronavirus, ecco quali aziende restano aperte dopo l’intesa governo-sindacati: chiusi i call center non essenziali

Open INTERNO

Resta la fabbricazione di prodotti chimici ma vengono esclusi di codici: 20.12 – 20.51.01 – 20.51.02 – 20.59.50 – 20.59.60.

Escono: fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, fabbricazione di macchine per l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori), commercio all’ingrosso di altri mezzi ed attrezzature da trasporto.

I call center in entrata «possono operare in relazione a contratti stipulati con soggetti che svolgono attività economiche che restano aperte». (Open)

Su altre testate

L’elenco Ateco è stato modificato. Le parti sociali chiedevano di ridurre il numero dei comparti e dei lavoratori impegnati a garantire la produzione solo dei beni effettivamente essenziali durante questa fase di emergenza coronavirus. (QuiFinanza)

Decine di migliaia di migranti irregolari e richiedenti protezione sono esclusi dalle strutture di accoglienza, a rischio della propria salute e quella degli altri. “Garantire sicurezza ai cittadini stranieri, così come a tutte le persone che in questo momento rischiano di restare ai margini, è un tema urgente che va affrontato per il bene loro e di tutta la comunità”, concludono. (rassegna.it)

13.12 – Finito l’incontro sindacati-governo: “Risultati positivi”. Abbiamo rivisitato l’elenco delle attività produttive indispensabili, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. (Il Fatto Quotidiano)

Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, in un videomessaggio dopo l'intesa raggiunta con il governo. Abbiamo presentato al Governo le nostre proposte - ha proseguito il leader della Uil - e abbiamo fatto un confronto serrato di merito. (Rai News)

Mentre si svolgeva questo tavolo di confronto i lavoratori hanno aderito allo sciopero di 8 ore indetto dai sindacati per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori. L’elenco delle attività produttive indispensabili è stato rivisitato oggi, mercoledì 25 marzo, durante un confronto tra Cgil, Cisl e Uil e il Governo. (LegnanoNews)

La lista pubblicata con una riscrittura delle categorie, prevede alcune chiusure, come nel settore della fabbricazione di macchinari per l'agricoltura o di pneumatici. Limitazioni per i call center, e nuove categorie che potranno rimanere aperte, come quelle per la consegna a domicilio. (La Pressa)