Escursionisti dispersi sul Monte Velino dopo una valanga: trovato il corpo di una dei quattro

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Nei giorni scorsi le ricerche erano state fermate in attesa di un innalzamento delle temperature per poter sciogliere la neve ed esplorare meglio l’impervia zona della tragedia

Da oltre tre settimane i soccorsi stanno cercando i dispersi con l’ausilio di ogni mezzo, ma le operazioni sono a lungo state rallentate dal maltempo.

Il primo corpo identificati è stato quello di Valeria Mella, a seguire altri due, che al momento non sono stati identificati. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Nei giorni scorsi le ricerche erano state fermate in attesa di un innalzamento delle temperature per poter sciogliere la neve ed esplorare meglio l’impervia zona della tragedia Il primo corpo identificati è stato quello di Valeria Mella, a seguire altri due, che al momento non sono stati identificati. (Il Fatto Quotidiano)

Escursionisti dispersi sul Velino, è di Valeria Mella il primo dei corpi ritrovati. Purtroppo, nonostante siano in corso tutte le attività di identificazione, le prime informazioni trapelate hanno confermato che si tratta della giovane cassinate. (ciociariaoggi.it)

A valle, nel campo sportivo di Forme di Massa d'Albe, in provincia dell'Aquila era stata inizialmente l'area scelta per concentrare i soccorritori, c'era l'attesa carica di disperata speranza. Gli escursionisti sarebbero stati travolti da una valanga. (AGI - Agenzia Italia)

Il corpo ritrovato, fa sapere l'Ansa, sta per essere trasportato all'obitorio dell'ospedale di Avezzano. Lo ha comunicato la Prefettura dell'Aquila. (ChietiToday)

L’Aquila, 20 feb. Il ritrovamento conclude le attività di soccorso, ricerca e recupero nell’area condotte incessantemente fin dal 24 gennaio, giorno del tragico incidente del gruppo di amici della Marsio (LaPresse)

Uomini e donne di grande generosità che non hanno mai smesso di cercarli, prima nel tentativo di salvarli e poi per assicurare alle famiglie la restituzione dei loro cari e il diritto a una degna sepoltura“. (Terre Marsicane)