Rimini. «Non volevo ammazzarlo, ho perso la testa» - libertas

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«Non volevo ammazzarlo, ho perso la testa». Il killer scoppia in lacrime davanti al suo avvocato e confessa il delitto: «Avevamo discusso, non ci parlavamo più da tempo». «Non volevo farlo, non volevo».

Al suo ‘risveglio’, si è ritrovato seduto nel bagno della casa della vittima, con gli abiti ancora sporchi di sangue (…). Articolo tratto da Resto del Carlino

Edi Žegarac lo ha ripetuto più e più volte, sia ai carabinieri della compagnia di Riccione, che alla presenza del sostituto procuratore Luigi Sgambati. (Libertas San Marino)

La notizia riportata su altri giornali

Lascia 5 figli piccoli Nicola Donadio, il 50enne originario di Potenza ma residente a Misano Adriatico, ucciso all'alba di mercoledì dal proprio vicino di casa in seguito a una lite scoppiata per futili motivi. (RiminiToday)

'uomo è stato denunciato per tentato furto aggravato. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Donadio, secondo le prime informazioni è stato colpito con un bilanciere nella sua abitazione in via Nazionale Adriatica. Secondo quanto riportato dal Corriere Romagna l’omicida, dopo il fermo ha confessato: si tratta di Edi Zegarac, sloveno di 54 anni, che abitava nell’appartamento accanto a quello della vittima. (Basilicata24)

Fermato e interrogato uno straniero, residente in zona sarebbe stato colpito svariate volte al capo con una spranga di ferro o legno. (La Repubblica)

Omicidio all’alba di oggi a Misano Adriatico, nel Riminese, dove un uomo è stato ucciso con un corpo contundente, probabilmente una mazza di legno o una spranga di ferro, da un cittadino di origine straniera residente da anni in Romagna, arrestato da carabinieri di Riccione (Imola Oggi)

Rimini, 12 gennaio 2022 - Violento omicidio all'alba di oggi a Misano Adriatico, nel Riminese, dove un uomo intorno alle 6.30 è stato barbaramente ucciso a con un corpo contundente, probabilmente una mazza di legno o una spranga di ferro, da un cittadino di origine straniera residente da anni in Romagna. (il Resto del Carlino)