Una Biennale morbida morbida: è il trionfo della fiber art

Una Biennale morbida morbida: è il trionfo della fiber art

Getting your Trinity Audio player ready... La notizia è che la stoffa non fa più paura. Quelli che storcevano il naso di fronte a ricami e tessuti, terrorizzati all’idea di avere a che fare – non sia mai ­– con qualcosa di troppo femminile o di vagamente artigianale, possono mettersi il cuore in pace: la fiber art ha varcato le porte dell’Arsenale di Venezia e dei Giardini e ci si è messa comoda. Ago, filo e telaio sono definitivamente sdoganati come materiali dell’arte. (Artuu)

Ne parlano anche altri media

(Adnkronos) – Un patrimonio artistico multiculturale che aspettava solo di essere scoperto dal resto del mondo quello esposto al Padiglione del Sultanato dell’Oman alla 60esima Biennale d’arte di Venezia (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Non un pugno nello stomaco sui conflitti culturali che il contatto tra il nostro mondo e le culture altre, non sufficientemente corazzate ad affrontare l’impari rapporto, ha spesso provocato, piuttosto una carrellata etno artigianale con tendenza naif. (ArtsLife)

Biennale Arte, un parterre de roi quello che ha solennizzato a Venezia l'inaugurazione della 60/a Esposizione Internazionale. Una platea d'eccezione che, tra artisti, miliardari, collezionisti e curatori ha nobilitato l'evento e popolato - tra glamour e cultura - l'evento intestato al mondo dell'arte. (Secolo d'Italia)

Biennale Arte, a Venezia miliardari, collezionisti e turisti russi

La 60ma Biennale di Venezia, nonostante l’apertura in competizione con la settimana del Design a Milano, ha attirato la consueta presenza di artisti, curatori, gallerie e collezionisti più o meno milionari, fra cui Della Valle e il suo yacht Altair. (Il Sole 24 ORE)

Il Padiglione della Russia ai Giardini della Biennale è stato ceduto alla Bolivia, ma il mondo russo che gravita intorno all'arte,... Artisti, certo. (Virgilio)

Lo yacht Odessa II del magnate Len Blavatnik - ex socio del colosso del petrolio Tnk-Bp acquisito da Rosneft, ora patron di Warner Music Group con la sua Access Industries, da tempo trasferito in Gran Bretagna, poi negli Stati Uniti - è rimasto attraccato quasi tutta la scorsa settimana alle Zattere, a pochi passi alla sede veneziana della Fondazione V-A-C finanziata da Leonid Mikhelson, patron di Novatek, importante gruppo russo del settore del gas, spazio e chiuso dall'inizio della guerra contro l'Ucraina. (Tiscali Notizie)