Silvia Romano, gli inquirenti: è nelle mani di gruppo islamista somalo

Sky Tg24 ESTERI

È tenuta sotto sequestro in Somalia da un gruppo islamista legato agli jihadisti di Al-Shabaab, Silvia Romano (CHI È), la cooperante milanese rapita in Kenya il 20 novembre dello scorso anno (LE TAPPE E COSA SAPPIAMO) e poi trasferita in territorio somalo.

Le indagini. Gli elementi raccolti dal Raggruppamento operativo speciale, coordinato dal sostituto procuratore Sergio Colaiocco, dopo la trasferta in Kenya dell'agosto scorso, hanno rafforzato la convinzione che la 24enne si trovi in Somalia. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

La cooperante milanese Silvia Romano, rapita il 20 novembre 2018 in Kenya, si troverebbe sequestrata in Somalia da un gruppo di jihadisti affiliati ad al Shabaab. (Liberoquotidiano.it)

Gli inquirenti stanno valutando l'ipotesi di inviare una rogatoria internazionale alle autorità somale. (la Repubblica)

Gli elementi raccolti dal Raggruppamento operativo speciale, coordinato dal sostituto procuratore Sergio Colaiocco, dopo la trasferta in Kenya dell’agosto scorso, hanno rafforzato la convinzione che la Romano si trovi in Somalia e dall’analisi dei documenti messi a disposizione dalle autorità kenyote la ragazza si troverebbe in una area del Paese dove gravitano milizie locali legate al gruppo terroristico di matrice islamica. (Imola Oggi)

Gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi di inviare una rogatoria internazionale alle autorità somale. Una conclusione a cui era arrivata già la Procura di Nairobi a settembre. (Corriere della Sera)

Silvia Romano, la cooperante italiana rapita un anno fa in un villaggio del Kenya, sarebbe viva. Il rapimento. Il 20 novembre scorso, un gruppo armato ha rapito Silvia Romano nel piccolo villaggio di Chakama, a circa 80 chilometri dalla città di Malindi. (ilGiornale.it)

Le ultime notizie sull'italiana parlavano di una sorta di "lavaggio del cervello" da parte degli aggressori nei confronti della giovane. La ragazza si troverebbe in un'area del Paese dove gravitano milizie locali legate ai terroristi. (L'Unione Sarda.it)