Vaccini, durata protezione: nuovo rapporto Iss, cosa è emerso

Virgilio Notizie SALUTE

I risultati del rapporto da poco pubblicato danno conto più dettagliatamente degli effetti dei vaccini sul lungo periodo.

Inoltre si nota un aumento delle vaccinazioni con Comirnaty (Pfizer/BioNTech) e Vaxzevria (AstraZeneca) e l’inizio delle somministrazioni del vaccino Janssen (Johnson&Johnson). VirgilioNotizie | 06-06-2021 16:29

Vaccini, durata protezione: nuovo rapporto Iss, cosa è emerso Vaccini, protezione ed efficacia nel tempo: i risultati emersi dal secondo rapporto dell'Iss e Ministero della Salute. (Virgilio Notizie)

Su altre fonti

Il nuovo rapporto, riferito a circa 14 milioni di persone vaccinate con almeno una dose, arriva ad una valutazione a oltre 130 giorni dalla somministrazione della prima dose. Il rapporto aggiorna quello del 15 maggio scorso ed è anche questo frutto dell’analisi congiunta dei dati dell’anagrafe. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

(Fonte Adnkronos) A quanto emerge dal report, “i rischi di infezione da SarsCoV2, ricovero, ammissione in terapia intensiva e decesso diminuiscono rapidamente dopo le prime due settimane e fino a circa 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose”, mentre, dopo i 35 giorni, “si osserva una stabilizzazione di questa riduzione, che è di circa l’80% per il rischio di diagnosi, il 90% per il rischio di ricovero e di ammissione in terapia intensiva e il 95% per il rischio di decesso”. (il Fatto Nisseno)

I dati più recenti, relativi a un periodo compreso fra 105 e 112 giorni dalla prima dose del vaccino anti Covid-19, suggeriscono «una protezione protratta nel tempo». Vaccini, l’Iss: «Dopo 105-112 giorni il rischio di diagnosi Covid cala di oltre l’80%» «Una protezione protratta nel tempo». (L'Eco di Bergamo)

Dai dati emerge che il 95% delle persone vaccinate con vaccino Comirnaty o Moderna ha completato il ciclo vaccinale, ricevendo due dosi nei tempi indicati dal calendario vaccinale. (Open)

'siamo alla SVOLTA, se siamo prudenti il VIRUS NON tornerà', parla il prof. Proprio per questi motivi, confermati dai dati nazionali, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts Franco Locatelli in un'intervista a La Repubblica ha parlato di svolta. (iLMeteo.it)

L'analisi dell'ISS si concentra però anche gli effetti sul lungo periodo, che nel precedente report di metà maggio non era ancora possibile verificare Dopo i 35 giorni si nota una stabilizzazione di questa riduzione, pari a circa l'80% per il rischio di diagnosi, il 90% per il rischio di ricovero e di ammissione in terapia intensiva e il 95% per il rischio di decesso. (Fanpage.it)