Tonfo petrolio, WTI buca quota $70. Prezzi crollano del 3% dopo Opec+ e paura variante Delta

Finanza.com ECONOMIA

Laura Naka Antonelli 19 luglio 2021 - 14:53. MILANO (Finanza.com). Accelerazione ribassista dei prezzi del petrolio, che già scontano la notizia dell'accordo sulla produzione raggiunto dall'Opec+.I futures sul contratto WTI scambiato a New York soffrono un tonfo del 3,58% a $69,24 al barile, capitolando sotto la soglia di $70 al barile.

Il Brent scende del 3,38% a $71,06.Le quotazioni scontano l'aumento dell'offerta dell'Opec+, alleanza tra paesi Opec e non Opec che, in base ai termini dell'intesa, sarà pari ai 400.000 barili al giorno a partire dal mese di agosto fino al settembre del 2022. (Finanza.com)

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Un rallentamento della domanda metterebbe ovviamente sotto pressione le quotazioni del petrolio.Sia i contratti WTI che il Brent non riescono a ovviare del tutto alle perdite sofferte: il WTI sale dello 0,32% a $66,63 al barile, mentre il Brent sale dello 0,15% a $68,73, rimanendo al di sotto della soglia di $70 al barile, bucata nella sessione di ieri (Finanza.com)

(Teleborsa) - Si muovono con debolezza i prezzi del petrolio pur recuperando daiin scia alla decisione dell'Opec+ dia partire dal mese di agosto fino al settembre del 2022.Le quotazioni di oro nero restano sotto pressione sull'effetto negativo sull'attività economica e di conseguenza sulla produzione e sui consumi di fronte ad un'eventuale imposizione di nuove misure di restrizione. (Teleborsa)

Il Brent ha guadagnato 22 centesimi, lo 0,3%, a 68,84 dollari al barile, dopo aver perso il 6,8% lunedì 19 luglio. Il greggio statunitense, Wti, è aumentato di 21 centesimi, sempre dello 0,3%, a 66,63 dollari, dopo essere sceso del 7,5% lunedì. (Energia Oltre)

Stabilizzazione per i prezzi del petrolio, dopo il tonfo shock della sessione della vigilia, provocato sia dalla decisione dell'Opec+ di aumentare l'offerta di 400.000 barili al giorno a partire dal mese di agosto fino al settembre del 2022, che dai timori legati al balzo dei nuovi contagi Covid-19 nel mondo, a causa della diffusione della variante Delta. (Yahoo Finanza)

Questo spiegherebbe la necessità di ridurre l’offerta di petrolio per mantenere i prezzi stabili. L’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) e gli altri esportatori che compongono l’OPEC+ hanno deciso di estendere l’accordo sui tagli alla produzione di petrolio fino al 31 dicembre 2022. (Avanti!)

Ciò vedrà la produzione tornare ai livelli pre-Covid nella seconda metà del 2022. (Yahoo Finanza)