Recuperati i corpi di tutte le vittime, ora l'esame della «scatola nera»

Avvenire INTERNO

Anche Vincenzo Garzillo è morto vicino a una delle turbine su cui ha lavorato tutta la vita. Col ritrovamento del cadavere dell’ultimo tecnico disperso nell’impianto di Bargi, sull’Appennino tosco-emiliano, ieri mattina, si è chiusa la prima fase dell’emergenza, quella in cui la priorità assoluta era recuperare i corpi dei sette tecnici uccisi dall’esplosione di martedì. Erano tra l’ottavo e il nono piano sottoterra, in questo grattacielo sommerso, dove ora l’acqua sta ricominciando a infiltrarsi in modo preoccupante. (Avvenire)

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Sette vittime, cinque feriti, un’intera comunità segnata per sempre dalla tragedia. Ieri mattina, durante un summit con il procuratore capo Giuseppe Amato e il sostituto Flavio Lazzarini, sono state formalizzate le deleghe agli inquirenti già anticipate nei giorni scorsi. (il Resto del Carlino)

Purtroppo privo di vita. Era nell’acqua, al nono piano sommerso, vicino a quello di altri colleghi. (LA NAZIONE)

“A Suviana lo scenario d’intervento è unico nel suo genere. Sul posto stanno lavorando circa 50 Vigili del Fuoco con una trentina di mezzi. Il 9 aprile, il giorno dell’incidente, gli uomini in campo sono stati circa 150: una macchina, quella dei soccorsi, che si è subito attivata e che ha funzionato grazie anche all’ausilio delle altre regioni limitrofe. (Fp Cgil)

Comincia oggi l'inchiesta della procura di Bologna sull'incidente in cui sono morti sette tecnici, una delle più gravi stragi sul lavoro accadute in Italia nel ventunesimo secolo. Sarà lunga e complessa. (Sky Tg24 )

C'era tantissimo fumo che usciva dal pozzo, tre corpi erano già stati portati in superficie, e decine di familiari già accorrevano in una attesa straziante che ci ha accompagnato, caricato e motivato fino alla fine delle operazioni". (Adnkronos)

Prima che i consulenti riusciranno a estrarre e decifrare i dati dalla scatola nera della centrale di Bargi, il sistema Scada di supervisione e controllo, ci vorrà ancora del tempo. Necessario a capire cosa sia accaduto nell’impianto del bacino di Suviana il 9 aprile scorso, quando 7 operai hanno perso la vita e 8 sono rimasti feriti, cinque dei quali in condizioni gravi o gravissime. (Open)