Caos in Rai: la rivolta dei giornalisti contro la nuova par condicio

StrettoWeb INTERNO

I giornalisti Rai hanno detto no alla riforma della nuova par condicio. E lo hanno fatto in diretta TV, leggendo un comunicato diffuso dal sindacato USIGRai a tutela proprio dei professionisti. Di seguito, la nota integrale: “la maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio”. (StrettoWeb)

Ne parlano anche altre fonti

"L'Agcom ha rimandato al mittente il tentativo del governo di trasformare la televisione pubblica in un megafono della premier e dei ministri. Con l'approvazione del regolamento per le prossime elezioni europee, chi violerà le regole già in vigore dal 1993 e dal 2000 subirà multe salate da parte dell'Agenzia". (Today.it)

Arriva la doppia par condicio pubblico-privato. (Italia Oggi)

Nessuna modifica alla bozza iniziale trasmessa alla commissione di Vigilanza. M5S: "Hanno ridotto la Rai a una sorta di operatore telefonico pro-governo" (LAPRESSE)

«La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono – si legge nel comunicato Usigrai - Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. (Corriere TV)

A dire la sua su questo tema è intervenuto, in una intervista a La Stampa, anche Massimo Giletti muovendo una critica anche alla premier Meloni: “Pensavo che il nuovo che ci governa oggi facesse un passo avanti e invece continua a fare varianti sull’eredità di un mondo finito. (Il Fatto Quotidiano)

Giletti e la visione "arcaica di Meloni" Giletti contro "tele Meloni" (Virgilio Notizie)