Mentana, Orwell e "il battaglione Azov non è nazista"

L'AntiDiplomatico ESTERI

Mentono spudoratamente, banalizzano, semplificano e polarizzano l’opinione pubblica trasformando anche le questioni più complesse in un avvilente tifo da stadio.

Così ieri pomeriggio, come se nulla fosse, Enrico Mentana, con sprezzo del ridicolo e mentendo a milioni di italiani (già instupiditi da decenni di propaganda a senso unico), ha affermato:. «Il battaglione Azov non è un battaglione neonazista». (L'AntiDiplomatico)

Su altri media

Le prime truppe addestrate da soldati americani e britannici furono quelle del battaglione neonazista Azov Andando a ritroso nella storia capiamo però come il battaglione in questione sia piuttosto solo un piccolo tassello del puzzle. (Money.it)

“Abbiamo la possibilità di lavorare su diversi mercati, 180 e abbiamo laboratori di ricerca e di sviluppo ovunque. I risultati ottenuti fino a oggi ci hanno consentito una grande crescita di fatturato, ma soprattutto di soddisfazione dei clienti, per questo nei prossimi tre anni raddoppieremo la ricerca e lo sviluppo a beneficio delle soluzioni”. (Quotidiano di Ragusa)

Esiste una fiorente vendita di oggetti legati al battaglione Azov e a Stepan Bandera. Si può aggiungere in seguito il battaglione Azov è entrato a far parte della Guardia Nazionale dell’Ucraina. (Visione Tv)

Il titolo dell'articolo, recuperabile negli archivi è "I neo-Nazi imperversano in Ucraina, ma il Nazismo non è più "il male assoluto" (per l'Occidente) Va realizzato il reset totale della storia dell'Ucraina dal 2014 ad oggi e cancellare i pochi articoli in cui era emersa la verità. (L'AntiDiplomatico)

Tre settimane dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il conflitto armato tra i due Paesi continua a mietere vittime e provocare una scia di rifugiati in cerca di riparo e protezione. A capo del battaglione l’oligarca Igor Kolomoisky, all’epoca proprietario della rete elettrica ucraina e possessore di passaporto anche cipriota e israeliano. (Fidelity News)

Nella puntata di Quarta Repubblica di lunedì 14 marzo è andato in onda il reportage di Fausto Biloslavo dal “covo” del battaglione Azov. “Anche per questo i russi hanno bombardato Mariupol: perché lì combatte duramente il battaglione Azov e vogliono prenderli ad uno ad uno”. (Nicola Porro)