Lukoil ed il decreto beffa, l’amministrazione fiduciaria è solo sulla carta

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La partita sul petrolchimico di siracusa C’è il decreto salva Lukoil, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, ma dell’amministrazione fiduciaria e del commissario indicato dal Governo per la gestione delle raffinerie di Priolo non ci sono tracce negli stabilimenti del Petrolchimico di Siracusa. Isab-Lukoil prosegue in via autonoma Isab Lukoil va avanti per la sua strada, con i suoi manager saldamente in sella a gestire l’impianto, senza alcuna interferenza da parte dello Stato, del resto lo ha detto nei giorni scorsi in un’intervista al Sole 24 Ore Eugene Maniakhine, il direttore generale dell’impianto, che Isab Lukoil, in virtù dell’embargo alle importazioni di petrolio russo, ha iniziato ad acquistare, con soldi propri e non con quelli delle banche, grezzo da altri paesi, tra cui l’Arabia Saudita. (BlogSicilia.it)

La notizia riportata su altri media

Catania. “Ho ricevuto dall’autorità americana Olaf la garanzia che le banche che finanzieranno le operazioni ponte non siano sottoponibili a sanzioni americane”. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italia, annuncia pubblica una ulteriore notizia che può rassicurazioni ai lavoratori di Priolo (Livesicilia.it)

Diecimila e più famiglie sanno che potranno avere i salari e quindi potranno continuare a sperare nel lavoro e nella capacità che ha questa Regione di reagire. Domani scattano le sanzioni per il petrolio russo. (ilmessaggero.it)

La Lukoil, che possiede la raffineria ISAB in Sicilia, ha dichiarato attraverso la sua unità LITASCO che “è pronta a garantire il funzionamento ininterrotto della raffineria, grazie alle scorte di petrolio immagazzinate per i prossimi mesi e alle future forniture di petrolio di origine non russa”. (Scenarieconomici)

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Ed è questa la notizia più importante dopo mesi in cui si è parlato della crisi della zona industriale e del rischio per migliaia di lavoratori del polo petrolchimico. “Oggi è il 5 dicembre, data in cui scatta l’embargo per il petrolio russo, e… non è successo niente. (Siracusa News)

La partita su Lukoil non è affatto finita, anzi entra nella sua fase più delicata ma decisiva per le sorti del Petrolchimico di Siracusa. Il Governo Meloni ha messo una pezza, scongiurando, con l’amministrazione fiduciaria delle due raffinerie di Priolo, la paralisi della produzione considerato che tra due giorni scatterà l’embargo alle importazioni di grezzo dalla Russia, l’unico al momento trattato da Lukoil. (BlogSicilia.it)