Liegi-Bastogne-Liegi, Pogacar meglio di Evenepoel sulla Redoute

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È bastato un solo attacco a Tadej Pogacar ieri alla Liegi-Bastogne-Liegi. Un’accelerazione secca, al momento giusto e con un ritmo impossibile da seguire per chiunque. Lo sloveno della UAE Team Emirates ha impiegato quattro minuti e cinque secondi per affrontare la Cote de la Redoute e staccare tutti gli avversari. Proprio sulla Redoute è partito anche Remco Evenepoel lo scorso anno, involandosi tutto solo verso il traguardo. (Bicisport)

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La contabilità è presto aggiornata: tre Lombardia, due Liegi e un Fiandre. Vince la Liegi per la seconda volta e porta a sei il conto personale di Monumenti. (ilGiornale.it)

Tadej Pogacar si è ritenuto di fare lo show per soli 35 chilometri di corsa e non per 81 come alla Strade Bianche. A Siena aveva alzato la bici al cielo, a Liegi gli indici delle mani per dedicare la vittoria alla mamma di Urska scomparsa due anni fa. (Bicisport)

Tra le varie cadute della giornata, la più brutta è stata forse quella di Carlos Canal, che si è ribaltato su un segnale spartitraffico: la Movistar fa sapere che il galiziano ha subìto un trauma cranico, per fortuna senza fratture, e passerà la notte in osservazione presso l'ospedale di Malmedy. (Cicloweb.it)

Il furto che si vede all'inizio del video, ai danni di una donna che passeggia mentre scrive un messaggio, è avvenuto ad Albany Place, a Marylebone, vicino a Regent’s Park. (Il Giornale d'Italia)

Era lì sulla Redoute quando è successo quello che tutti si aspettavano. Quattro giorni fa si era dovuto ritirare dalla Freccia Vallone in preda a un tremito impressionante, assiderato e vinto, dello stesso colore dell’asfalto mentre lo portavano via a braccia. (La Gazzetta dello Sport)

Ognuno potrà dire la sua, ma il trionfo di un campione non può, per definizione, essere noioso. Così forte da diventare quasi noioso. D’altra parte se uno va via, da favorito, nel punto più scontato, e nessuno gli va dietro si può parlare di noia per manifesta superiorità sugli avversari? (Cyclinside)