Sci, morto a 71 anni Roland Thoeni: fu bronzo a Sapporo nel 1972

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Sky Tg24 SPORT

Nella sua carriera ha vinto due gare di Coppa del Mondo.

Thoeni, nativo di Trafoi (frazione di Stelvio), ai Giochi Olimpici di Sapporo 1972 aveva conquistato la medaglia di bronzo nello slalom speciale

Ai Giochi Olimpici invernali del ’72 conquistò il terzo gradino del podio nello slalom speciale. L’ex sciatore Roland Thoeni è morto a 71 anni.

L’ex sciatore, cugino di Gustav Thoeni, è deceduto all'ospedale di Bolzano, pare per un malore. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altre testate

L'ex campione di sci azzurro Roland Thoeni è morto all'età di 71 anni per un'emorragia cerebrale. Da venerdì era ricoverato all'ospedale di Bolzano. (Rai Sport)

Cordoglio da parte dei vertici federali: "La Federazione Italiana Sport Invernali - si legge in una nota della Fisi - si stringe alla famiglia Thoeni in questo momento di grande dolore" (Tuttosport)

Morto nel giorno di Pasqua, Roland Thoeni è stato uno dei grandi dello sci, protagonista di quella che è stata la Valanga Azzurra degli anni ’70. La storia di Roland e Gustavo Thoeni. Roland Thoeni ha fatto grande lo sci italiano, insieme al cugino, conquistando diverse medaglie nei Giochi invernali del 1972 a Sapporo, in Giappone: per Roland un bronzo nello slalom, per Gustavo un argento nello slalom ed un oro nel gigante. (Periodico Italiano)

Il primo successo di rilievo il 7 febbraio 1971 nello slalom speciale di Murren, in Svizzera, al settimo posto. Vinse la medaglia di bronzo nello slalom speciale ai XI Giochi olimpici invernali di Sapporo (Il Riformista)

Ai campionati italiani assoluti vinse anche un titolo tricolore nel 1973 in discesa libera, 2 argenti (slalom 1973 e discesa 1975) e 1 bronzo (combinata 1975). Ottenne il primo risultato di rilievo il 7 febbraio 1971 nello slalom speciale di Mürren, in Svizzera, classificandosi 7/o. (Fantaski.it)

Roland Thoeni, cugino di Gustav, vinse il bronzo alle olimpiadi invernali di Sapporo nel 1972. Ultimo aggiornamento: Domenica 4 Aprile 2021, 19:21 (leggo.it)