Marcia della pace, «La cura è il contrario dell’indifferenza»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera INTERNO

di padre Enzo Fortunato. La pace reale e duratura è possibile solo a partire da un’etica globale di solidarietà e cooperazione. La sessantesima marcia della pace è dedicata alla «Cura come nuovo nome della pace».

Perché la pace reale e duratura è possibile solo a partire da un’etica globale di solidarietà e cooperazione».

Questo magnifico popolo in cammino ci dice insomma che la cura è il mezzo attraverso il quale possiamo pervenire alla pace. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Sul palco ad Assisi il coordinatore nazionale delle scuole di pace Aluisi Tosolini: . Per l'università, la riflessione degli studenti del corso in Relazione internazionali del professore Emanuele Castelli: (Gazzetta di Parma)

Presenti le amministrazioni di Legnano, con il sindaco Lorenzo Radice, Canegrate, con il consigliere con delega alla pace, Sara Lurago, e rappresentanti delle amministrazioni comunali di Busto Garolfo , Villa cortese e San Vittore Olona ( con il vice sindaco Nuzzo). (Varesenews)

Il commento della giornata nelle parole di Massimo Marconcini:. «Dopo anni che non partecipavo, sono tornato alla marcia Perugia-Assisi, quest'anno caratterizzata da un tema: la cura la marcia Perugia-Assisi ieri, domenica 10 ottobre, ha compiuto sessant’anni dalla prima edizione organizzata da Aldo Capitini nel 1961 ed ha scelto come slogan: ‘I care’, la cura è il nuovo nome della pace. (gonews)

Ci tengo a ringraziare i nostri agenti e in particolare il Comandante Clemente, per aver messo in campo un progetto davvero molto importante e prezioso”. L’obiettivo è quello di implementare una serie di misure finalizzate al contrasto dei fenomeni del bullismo tradizionale e di quello online, conosciuto come cyberbullismo, oltre a prevenire l’eventuale spaccio e uso di sostanze stupefacenti. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Quest’anno – racconta Memoli – mi ero riproposta di vivere la marcia ad ogni costo. E poi l’inizio della marcia, la vista della basilica di Assisi in lontananza, i momenti di stanchezza e sfiducia recuperati con la forza di volontà, l’arrivo alla tomba di San Francesco (BitontoLive.it)

In continuità con il percorso nell’ambito della Marcia della Pace, è possibile partecipare ad altri eventi organizzati. Un nutrito gruppo di persone dal territorio di Forlì-Cesena ne ha preso parte, "marciando per gli obiettivi comuni di pace, non violenza, diritti umani e il superamento degli eserciti e delle armi". (CesenaToday)