Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica. Perché è una data importante

Proiezioni di Borsa INTERNO

Il 2 giugno gli elettori votarono anche i componenti dell’Assemblea Costituente, che avrebbe redatto la nostra Costituzione della Repubblica Italiana.

Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica.

Perché è una data importante. Se è vero che la festa della Repubblica esiste dal 1948, non è stata sempre celebrata il 2 giugno.

Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica.

Il 2 giugno 1946 furono le prime elezioni italiane dopo il ventennio fascista e segnarono una svolta epocale:. (Proiezioni di Borsa)

Ne parlano anche altri giornali

È il senso della festa della Repubblica, una repubblica plurale, che valorizza e coordina le differenze e tutte le soggettività, non teme di riferirsi a valori alti. Nelle scorse settimane il presidente Mattarella ha più volte invitato all’unità, che si basa sul rispetto reciproco. (Servizio Informazione Religiosa)

– Anche in centro a Rovello Porro oggi è stato celebrato il 2 giugno, Festa della Repubblica, con il sindaco Paolo Pavan e le autorità cittadine. Nel celebrare questa giornata vorrei ricordare l’articolo 1 della nostra Costituzione, che recita:. (ilSaronno)

1' di lettura. 02/06/2020 - La bellissima città di Pioraco invasa dai turisti marchigiani nella mattinata del 2 giugno. "Una bellissima festa della Repubblica con innumerevoli turisti - spiega il primo cittadino - Nessuna foto può rendere l'emozione nel vedere tanta gente a Pioraco a visitare le nostre bellezze. (Vivere Camerino)

Egli è uno dei pochissimi soldati italiani riusciti a sopravvivere all’inferno dei lager, per superare il quale si è aggrappato con tutta la sua forza ad una fede incrollabile in Dio. (24live.it)

La Repubblica vinse di misura (12 milioni di voti contro 10 milioni) e circa due anni dopo nel 1948 entrò in vigore la nuova Costituzione. Potrebbe interessarti anche: L'abbraccio delle Frecce Tricolori. (Valdelsa.net)

Presenti il sindaco Francesco Rucco, il prefetto Pietro Signoriello ma anche a numerosi vicentini che si sono radunati spontaneamente. Una Basilica palladiana addobbata con le bandiere tricolori, il tricolore issato in piazza dei Signori, l’inno d’Italia e il silenzio. (Il Giornale di Vicenza)